Pittore (Groot-Zundert, Brabante, 1853 - Auvers-sur-Oise 1890). La vita di questo grande artista olandese fu tragica come la sua arte. Sembra che fin dall'infanzia avesse una vita psichica inquieta, resa [...] sua interna passione. Divenuto in seguito amico di P. Gauguin, van G. lavorò con lui ad Arles nel 1888; ma sul finire si associa una tormentosa e quasi allucinata deformazione dell'immagine, van G. lasciò molti disegni e incisioni. Grandissima fu la ...
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Pittore francese (Le Havre 1877 - Forcalquier, Basses-Alpes, 1953). Dopo un'infanzia difficile riuscì a studiare a l'École des beaux-arts di Le Havre, e poi a recarsi, con una modesta borsa di studio, [...] ), ove seguì dapprima i corsi di P. Bonnat e studiò la pittura impressionista; quindi, vivamente colpito dalla mostra di V. vanGogh (1901) e venuto a contatto con H. Matisse (1905), divenne anch'egli fauve con grande originalità di modi. Nel 1907 ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] (1910-04), fondata da V.V. Kandinskij e A. von Jawlensky, mentre si diffonde la conoscenza di P. Cézanne, P. Gauguin, V. vanGogh. A Dresda, dal 1905 con Die Brücke, E.L. Kirchner, E. Heckel, K. Schmidt-Rottluff, H.M. Pechstein, O. Müller maturano ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] rispecchiano le tendenze europee con J.B. Jongkind, G.H. Breitner, C. Toorop, J. Sluyters, J. Wiegers e la figura di V. vanGogh si staglia al di là dei confini nazionali.
L’opera di Berlage è alla base di due filoni distinti che caratterizzano l ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] arcaici o «primitivi»; le sue ricerche del 1888, in Bretagna, con E. Bernard, e poi ad Arles, con V. vanGogh, sfociano nella definizione di un metodo ‘sintetista’ di riduzione dell’immagine a campiture piatte fortemente profilate, che costituirà la ...
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Città dei Paesi Bassi (1.131.690 ab. nel 2018), nella provincia dell’Olanda Settentrionale, situata sull’estremo tronco del fiume Amstel canalizzato. È capitale dei Paesi Bassi (l’Aia è la sede del governo [...] sede della Compagnia delle Indie Orientali (1658). A J. van Campen si devono l’antico municipio, imponente edificio classicheggiante ( . Importanti anche i musei dell’Istituto Indonesiano, Allard Pierson, Fodor, Museo VanGogh (1973, G. T. Rieveld). ...
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Pittore tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 - Muralto, Locarno, 1940). Tra i maggiori artisti della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con [...] viaggio in Italia, nel 1905 fu brevemente a Parigi. Dopo il 1908 scoprì intensamente i valori della pittura di Cézanne, vanGogh, Ensor. Nel 1911 conobbe Macke, Marc e Kandinskij e un anno dopo partecipò alla seconda esposizione del Blaue Reiter ...
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Architetto italiano (Novara 1927 - Milano 2020). Fin dalle prime opere, che si inseriscono nel clima di recupero di valenze formali e tecniche di tradizioni precedenti il movimento moderno, il concettualismo [...] dell'architettura (1966), Il disegno del prodotto industriale (1982), La città visibile (1993), Le scarpe di VanGogh. Modificazioni dell'architettura (1994), Racconti di architettura (1998), Identità e crisi dell'architettura europea (1999 ...
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Pittore, disegnatore e litografo francese (Albi 1864 - Malromé, Gironda, 1901). Legato all'impressionismo di E. Degas, ma proiettato già verso l'espressionismo, ebbe grande importanza per la formazione [...] , Museo T.-L.; San Paolo del Brasile, Museu de Arte), di Suzanne Valadon (Copenaghen, Ny Carlsberg Glyptotek), di vanGogh (Amsterdam, Stedelijk Museum), di O. Wilde (New York, coll. Lester), delle modelle Carmen (Williamstown, Sterling and Francine ...
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Architetto giapponese (Nagoya 1934 - Tokyo 2007). Fondatore, con K. Kikutake, M. Otaka e F. Maki, del gruppo Metabolism, nella sua ricerca, coerentemente con la poetica del gruppo, sviluppa, riallacciandosi [...] la sede del Golf Club Fujinomiya a Shizuoka (1997), l'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur (1998), la nuova ala del Museo vanGogh ad Amsterdam (1998), l'Amber Hall a Kuji (1999); l'International convention center di Osaka, noto come Grand Cube ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo van Gogh. […] Ma qualche avvisaglia islamofobica si è fatta...