Valore generalmente intermedio, determinato secondo vari criteri matematici o statistici, tra i valori assunti da una grandezza della stessa specie.
Media dei dati
In varie questioni matematiche e, in [...] in modo però che il rettangolo ottenuto (segnato con linee oblique) abbia ancora area S, la retta deve essere la y=h. Nel caso di una funzione di più variabili, f (P) definita in un dominio misurabile A e ivi integrabile, si intende per m. il valore ...
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Numeri, teoria dei
LLarry Joel Goldstein
di Larry Joel Goldstein
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) argomenti fondamentali; b) la teoria dei numeri nel XVII e XVIII secolo; c) Gauss. □ 2. Teoria algebrica [...]
(p′)2=4p3−g2p−g3,
dove
Le funzioni g2, g3, disomogeneizzate, danno luogo a forme automorfe; in altre parole, le funzioni
della variabile z=w2/w1 sono forme automorfe di peso 4 e 6, rispettivamente, per Γ. In effetti E4 e E6 sono casi speciali di ...
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riduttore
riduttóre [agg. e s. (f. -trice) "che o chi riduce" Der. di ridurre (→ ridotto)] [FTC] Nella tecnica, apparecchio, congegno o dispositivo per operare una riduzione. ◆ [CHF] Sinon. di riducente. [...] tra loro oppure, meno spesso, mediante due pulegge di diametro diverso collegate da una cinghia; sono in uso r. variabili, in cui può essere variato il rapporto di riduzione della velocità angolare secondo un certo numero di valori (come accade ...
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Bernoulli Jacques I
Bernoulli (o Bernouilli) ⟨bernuglì⟩ Jacques I (in Italia più noto come Giacomo I) [STF] (Basilea 1655 - ivi 1705) Prof. di matematica nel-l'univ. di Basilea (1687). ◆ [PRB] Distribuzione [...] ogni prova la probabilità p di verificarsi e q=1-p di non verificarsi, il numero A di volte che l'evento si verifica è una variabile casuale che assume i valori 0,1,...,n con probabilità pi=(ni)piqn-i (i=0,1,...,n); tale distribuzione ha media np e ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] il che significa che mentre Aristotele si serve di strutture logiche in cui compaiono termini (classi) e nelle quali le variabili stanno per i termini, gli stoici individuano schemi d’inferenza, in cui gli elementi costitutivi sono le proposizioni (e ...
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OPERATORI; OPERAZIONALE, CALCOLO (od operatorio, calcolo)
Tullio Viola
Riteniamo opportuno aggiungere alle considerazioni svolte nelle voci: operatori (App. III, 11, p. 317) e simbolico, calcolo (App. [...] R il simbolo di una generica funzione razionale, con D(n)f la derivata n-esima di una funzione f di una variabile indipendente x (f supposta indefinitamente derivabile), con R(n) (D) la derivata n-esima della R(D) calcolata formalmente (rispetto a D ...
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Generalità. - Il concetto di d. è stato introdotto nell'analisi matematica (v. anche funzionale, analisi in questa Appendice), e sviluppato in una teoria di notevole efficacia applicativa, da L. Schwartz [...] diverse, quando si passi da un intervallo all'altro dell'asse reale, separati da un punto singolare (caso di una sola variabile reale indipendente), oppure si passi da un dominio all'altro dello spazio cartesiano Rn (con n ≥ 2), separati da luoghi di ...
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Nodi e fisica
Louis H. Kauffman
Sommario: 1. Introduzione. 2. Come fissare un nodo: le mosse di Reidemeister. 3. Invarianti di nodi e links: un primo passo. 4. Il polinomio di Jones. 5. Il polinomio [...] le etichette A o B nello stato; nell'esempio precedente si ha allora 〈K∣S〉 = A3 e 〈K∣S′〉 = A2 B. Utilizzando variabili A, B e d definiamo la somma sugli stati associata al diagramma K mediante la formula seguente:
In altre parole, per ogni stato S ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Diffusione e primi sviluppi del calcolo infinitesimale
Clara Silvia Roero
Diffusione e primi sviluppi del calcolo infinitesimale
Il decollo enigmatico [...] per la valutazione dei metodi per separare le variabili nelle equazioni differenziali; i suoi articoli sulle forze esempio, un saggio di Riccati su alcuni metodi per separare le variabili è inviato nel 1714, tramite Zendrini e Louis Bourguet, a ...
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trasformatore
trasformatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di trasformare (→ trasformata) "che trasforma"] [LSF] Nome generico di dispositivi che servono per trasformare una grandezza fisica in un'altra [...] primario e secondario ben isolati tra loro, che serve per accoppiare quasi senza perdite due circuiti percorsi da corrente variabile, peraltro senza che tra essi vi sia un collegamento conduttore (che va evitato perché, per es., i due circuiti ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...