Giurista e uomo politico italiano (Perugia 1915 - Roma 2009), figlio di Filippo. Prof. univ. dal 1942 al 1990, ha insegnato diritto penale nelle univ. di Urbino, Pavia, Padova, Genova, Napoli e Roma. Socio nazionale dei Lincei (1990). Deputato (1968-72) e senatore (1983-87) per il PSI, è stato poi ministro di Grazia e Giustizia (1987-91) e in tale veste ha avuto un ruolo decisivo per l'introduzione ...
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Giurista italiano (Roma 1885 - ivi 1955), prof. di diritto romano nelle univ. di Camerino, Perugia, Cagliari, quindi di diritto civile in quelle di Genova e (dal 1930) Roma. Socio nazionale dei Lincei (1953). Dopo aver dato contributi originali nel campo del diritto romano, ha spaziato con felice intuito giuridico e vastità di cultura in quelli del diritto privato e del diritto pubblico. Ha partecipato, ...
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. Il termine, largamente usato negli ultimi anni nel linguaggio giuridico e in particolar modo nella pratica giudiziaria, non rappresenta una novità né dal punto di vista concettuale né dal punto di vista [...] del fine specifico di aiutare il nemico richiesto come elemento costitutivo di molti fra i delitti in esame.
Bibl.: G. Vassalli e G. Sabatini, Il collaborazionismo e l'amnistia politica nella giurisprudenza della Corte di Cassazione, Roma 1948; T ...
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Il decreto legislativo 31 maggio 1946, n. 560, che su progetto approvato dalla Consulta nazionale ripristinava la giuria tradizionale per i giudizî di competenza della Corte d'assise, nonostante la successwa determinazione delle circoscrizioni avvenuta con decreto 4 dicembre 1946, n. 580, non ebbe mai esecuzione: i disegni di legge presentati all'Assemblea costituente nel dicembre 1946 per disciplinare ...
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Novità in materia di stupefacenti
Angela Della Bella
La materia degli stupefacenti è stata interessata nell’ultimo anno da novità di grande rilievo.
Innanzitutto, la sentenza n. 32/2014 della Corte [...] farsi applicazione: per le droghe “pesanti”, della reclusione da 8 a 20 anni (in base all’art. 73, co. 1, della versione Iervolino-Vassalli); per le droghe “leggere”, della reclusione da 2 a 6 anni (in base all’art. 73, co. 4, della stessa versione)2 ...
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Feudo
GGiancarlo Andenna
Quando nel 1216 gli estensori del Liber Consuetudinum Mediolani dedicarono ben quattro capitoli alla materia feudale, chiarendo con precisione la natura essenzialmente beneficiale [...] politica e fu affiancata da un ceto di funzionari esperti di diritto e di finanza reclutati tra i ministeriales, o meglio tra i vassalli di secondo rango del Regno, i quali per il compito svolto erano pagati dal re e la loro carica era revocabile ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] 20-21.
G. Nappi, Abolizione o riforma dei codici?, «Monitore dei Tribunali», s. IV, 1946, 86, 1, pp. 29-30.
F. Vassalli, Superamento dello Stato nazionale e della sovranità statale, 1946, in Id., Studi giuridici, 3° vol., t. 2, Milano 1960, pp. 599 ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] fondazione. E poi i marchesi di Ceva e Del Carretto, Tommaso I di Saluzzo e di Busca, i conti di Biandrate diventano suoi vassalli, mettono le loro forze a disposizione sua contro i fautori dello Svevo e del comune di Asti. I valichi alpini, per la ...
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CORTESI, Tolomeo dei
Giancarlo Andenna
Nacque a Cremona nel 1269 da Nicola di Ottone. La famiglia, già ricordata in carte del XII secolo, apparteneva al ceto dei vassalli della Chiesa cremonese, giacché [...] possedeva in feudo la corte di Castelnuovo di Aspice, posta entro i confini della diocesi. I suoi antenati erano stati, durante la prima metà del sec. XIII, canonici della cattedrale di Cremona, mentre ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...