Giurista e uomo politico italiano (Perugia 1915 - Roma 2009), figlio di Filippo. Prof. univ. dal 1942 al 1990, ha insegnato diritto penale nelle univ. di Urbino, Pavia, Padova, Genova, Napoli e Roma. Socio nazionale dei Lincei (1990). Deputato (1968-72) e senatore (1983-87) per il PSI, è stato poi ministro di Grazia e Giustizia (1987-91) e in tale veste ha avuto un ruolo decisivo per l'introduzione del nuovo codice di procedura penale (1989). Nominato giudice della Corte costituzionale nel 1991, dal 1999 al 2000 ne ha ricoperto la carica di presidente. Tra le opere: La giurisprudenza penale germanica in materia di analogia (1937); La mancata esecuzione di provvedimento del giudice (1938); Nullum crimen sine lege (1939); La potestà punitiva (1942); La confisca dei beni (1951); Funzioni e insufficienza della pena (1961); La frode sportiva (1972); La riforma penale del 1974 (1975); Dizionario di diritto e procedura penale (1986); La giustizia internazionale penale: studi (1995); Scritti giuridici (1997); Formula di Radbruch e diritto penale: note sulla punizione dei delitti di Stato nella Germania postnazista e nella Germania postcomunista (2001); Diritto penale e giurisprudenza costituzionale (2006); Ultimi scritti (2007).