Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] sbudellare, scucire, smacchiare.
1.1.2 Prefissi. I prefissi dei verbi parasintetici si differenziano dagli altri prefissi verbali per tre caratteristiche peculiari:
(a) non si premettono produttivamente a verbi: verbi come apporre o immettere sono ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] più sotto.
In astratto, anche una frase è un sintagma, dato che si tratta in genere dell’estensione di un ➔ sintagma verbale. Nondimeno, il termine sintagma è riservato di solito a unità più piccole della frase, sicché l’ordine di complessità è il ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] con ausiliare avere: per es., hai mangiato le banane? sì le ho mangiate).
Si è soliti distinguere tre coniugazioni verbali secondo la prima vocale della terminazione dell’infinito: si hanno così verbi che terminano in -are, -ere, -ire (➔ coniugazione ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] . 2008, p. 26).
Ludismo ed espressività
Sono da tempo tipiche della scrittura digitata alcune soluzioni miranti a restituire gli aspetti non verbali del parlato a faccia a faccia, come l’intonazione e il volume della voce, le espressioni del viso, la ...
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Gino Roncaglia
Lingua e tecnologia
Usi della lingua e strumenti di rete
di Gino Roncaglia
27 gennaio
A San Francisco, Steve Jobs, fondatore e amministratore delegato di Apple, presenta iPad, ‘tavoletta’ [...] raffigurazioni, come <3 per un cuore o @>-- per una rosa, trovano posto nel panorama delle espressioni non verbali trasmissibili testualmente. Le emoticon sono spesso accostate alla smiley face creata da Harvey Ball nel 1963 (una faccina gialla ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] quattro tipi: a) di qualità: cercare di fornire un contributo (verbale) vero, e in particolare 1) non dire cose che si prove adeguate; b) di quantità: 1) dare un contributo verbale che soddisfi la richiesta di informazioni ricevuta, 2) non dare ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] costitutivi è inverso: Blumenkohl, letteralmente *fiore cavolo. Meno numerosi dei calchi di locuzioni nominali sono quelli di locuzioni verbali, per es. fr. être de mèche (< esserci di mezzo). Anche frasi intere possono essere calcate, come ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] base è evidente nel caso del prefisso auto-, che nell’impiego come riflessivo richiede basi nominali, aggettivali o verbali transitive che permettano la coreferenza fra i ruoli di agente e paziente (per es., autogoal, autoritratto, autoreferenziale ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] contemporanea e che è diventata una sorta di marca dello «stile giornalistico», dove il punto «non isola frasi verbali autonome, ma componenti nominali, […] messe così in grande evidenza» (Serianni 1988: 59).
In sequenze come questa (del giornalista ...
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I nomi propri, studiati da una specifica branca della linguistica che prende il nome di ➔ onomastica, identificano referenti singoli per differenziarli da quelli della categoria di cui fanno parte: Mario [...] o, ma ormai desueto, per indicare persone viventi nei cui confronti si vuole mostrare particolare deferenza.
Nel linguaggio burocratico (verbali di polizia, atti processuali, e simili; ➔ burocratese) l’articolo è usato normalmente non solo dinanzi al ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...