Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] aspetto), è proprio delle parole che descrivono una situazione nel mondo, sia essa statica o dinamica: si tratta perlopiù di verbi e nomi deverbali. Il significato azionale può essere definito come il modo in cui una parola presenta la situazione che ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] deve la sua forma attuale alla contaminazione con il suo antonimo prendere (< lat. pre(he)ndere), e similmente il verbo uscire (lat. exīre), deve la vocale posteriore a contaminazione con uscio (lat. tardo ūstiu(m), variante di ōs «bocca, apertura ...
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Anatomia
Movimento di un’articolazione per il quale l’estremità distale di un segmento corporeo si avvicina a quella prossimale del segmento corporeo contiguo. Muscolo flessore è il muscolo che ha per [...] al tema di suffissi, può esprimere valori e rapporti grammaticali diversi: si distingue in f. verbale, o coniugazione dei verbi, f. nominale, o declinazione dei sostantivi e degli aggettivi, e f. pronominale, o declinazione dei pronomi.
Tecnica ...
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Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] Io vado. E tu [Ø]?
In un testo quale il seguente viene invece inserito uno tra i possibili verbi del dire, che si collegano al verbo intervenire del primo enunciato:
(3) Su Cassano ieri è intervenuto anche Mazzarri, allenatore della Samp fino ad una ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] ) secondo / a detta di Paolo, in quella mostra non c’è / c’era niente di interessante (in Mortara Garavelli 20012: 461)
o di verbi in forma non finita, come in (16):
(16) Giovanni, stando a quanto dice Lia, è un presuntuoso (in Calaresu 2004: 161)
o ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] che indica ciò di cui si parla si chiama tema; l’altra si chiama rema (dal gr. rhē ̂ma «parola, verbo»).
In questa prospettiva, le informazioni veicolate hanno gradi diversi di ‘dinamismo comunicativo’: le informazioni più dinamiche, vale a dire più ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] pronome e talvolta perfino congiunzione (capisco la quale stai bene);
(c) la ripetizione del clitico in perifrasi con i verbi modali (ti devo dirti);
(d) costrutti particolari come il periodo ipotetico col doppio condizionale (se saresti tu al posto ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] già prodotti, ma con funzioni vicarie, e non come tempi dominanti del testo. La seguente manipolazione dell’es. (1) con verbi al passato remoto non sarebbe infatti accettabile nemmeno se il Colosseo fosse stato distrutto nel corso dei secoli e dunque ...
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economia Per a. di monete si intende la contraffazione del valore della moneta attraverso la riduzione del suo contenuto di metallo nobile. Contro tali alterazioni fraudolente, praticate in particolare [...] a carta). Gli aggettivi alterati con suffisso accrescitivo o peggiorativo sono spesso sostantivati (un villanzone). Nei verbi alterati (canticchiare) il suffisso ha funzione attenuativa o leggermente peggiorativa.
musica Nella dottrina musicale dei ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] ; l’impiego della terza persona, che consente di escludere qualunque riferimento personale; l’uso di perifrasi contenenti verbi modali (in particolar modo dovere; Dardano & Trifone 1997: 483-484). Per quanto concerne l’organizzazione testuale ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...