L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] «c’era solo quel libro per studiare») e delle completive di verbi modali che coinvolgono le medesime entità (tu non bisogno andare «non devi sistema verbale, ovvero: Presente/Infinito > (Ausiliare+) Participio Passato > Imperfetto > Futuro ...
Leggi Tutto
La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] quelle relative ai suoni o alla forma di quasi tutti i nomi, o quelle relative alla scelta dell’ausiliare nei tempi composti di quasi tutti i verbi: non possiamo dire i cano invece che i cani, bianchità invece di bianchezza, ho andato invece di sono ...
Leggi Tutto
La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] capitali in quella banca
dove il participio (investito) non concorda più con l’oggetto del verbo avere, che diventa un vero e proprio ausiliare, cioè puro mezzo flessivo veicolante le sole informazioni di carattere morfologico, mentre il participio ...
Leggi Tutto
Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] costruzione passiva, che consente a Galileo di delegare la funzione morfosintattica all’ausiliare essere e di cristallizzare il valore semantico del verbo caratterizzante nella forma nominale del participio. Il risultato è una forte semplificazione ...
Leggi Tutto
Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] ).
Nella costruzione col si impersonale il participio è normalmente al plurale se il predicato è un verbo passivo o un verbo intransitivo che seleziona essere come ausiliare:
(5) Quando si è morti [*quando si è morto] non si hanno più voglie (Pavese ...
Leggi Tutto
L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] Salvi 2010), specialmente se quest’ultimo figura tra l’ausiliare e il participio:
(18) elli hae bene morte leggere
c. tuo padre beve troppo
Anche se la semantica del verbo implica automaticamente la presenza di un referente che partecipa o è ...
Leggi Tutto
Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] l’inversione dei due elementi della perifrasi: l’infinito viene preposto all’ausiliare (habeo cantare > *ayo cantare > *ao cantare per via delle diverse forme del presente del verbo avere. Negli antichi volgari settentrionali la prima persona ...
Leggi Tutto
Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] (4) d. un avverbio. In tutti gli esempi il soggetto posposto segue immediatamente il verbo e, quando il verbo è composto con un ausiliare o semiausiliare (modale), si trova dopo l’ausiliare (semo in 4 d.) o il semiausiliare (può in 4 b.), non dopo il ...
Leggi Tutto
A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] quello con dileguo della consonante) e il lento ma costante venir meno di secolari inversioni dell’ordine ausiliare o servile e verbo, pur nella persistenza di soluzioni tradizionali (come il gusto dell’enclisi pronominale).
Le maggiori novità sono ...
Leggi Tutto
Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] entificazioni).
Mentre la sintassi perde le antiche ambizioni di scarto (non ci sono più inversioni delle sequenze fisse di ausiliare o modale e verbo, e quelle che ci sono son quelle tipiche del parlato, come la dislocazione in Luzi: «il cammino non ...
Leggi Tutto
ausiliare
auṡiliare agg. e s. m. e f. [dal lat. auxiliaris, der. di auxilium «aiuto»]. – 1. agg. Che è di aiuto: rifornimenti a.; milizie, reparti a.; vescovo a., lo stesso che vescovo coadiutore; verbo a. (o semplicem. ausiliare s. m.), verbo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...