L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] ) (➔ imperativo). Il neoclassicismo poetico di fine secolo (quello di ➔ Vincenzo Monti, su tutti) riabilita addirittura ai romanzi ‘lombardoveneti’ di Ippolito Nievo o di Antonio Fogazzaro o a quelli siciliani di ➔ Giovanni Verga. Peraltro, le novità ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] evocato nel titolo come (In morte di) Giovanni Cairoli diventa nella poesia, «con doppia manomissione», Giovan Caïroli e lo stesso vale nel caso di (Per) Vincenzo Caldesi, trasformato in Vincenzio.
Privo di asperità polemiche è invece il classicismo ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] di ➔ Giovanni Verga, I Malavoglia (1881) e la raccolta di novelle Vita dei campi (1881). La naturale adozione di Filarete.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1999), Colori linguistici nelle «Confessioni» di Nievo, in Mengaldo, Pier Vincenzo & Zaccaria, ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] di Machiavelli (1513), Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione (1527), il Galateo diGiovanni della Casa (1558) o La civil conversazione di 2002), Roma, Salerno Editrice.
Lo Cascio, Vincenzo (a cura di) (1995), Italiaansche spraakkonst. Leerende op ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] sett. 1813 e del 27 febbr. 1814, Vincenzo Monti accusava il C. di ignoranza, misoneismo, gusto del "ribobolo" volgare posseduto da Augusto Campana, contiene postille del Monti (e diGiovanni Gherardini) aspramente polemiche; cfr. anche la lettera del ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] e Alessio DiGiovanni (1872-1946), uno dei pochi a usare il dialetto anche nella prosa.
Tra i nomi degni di nota nella ; atteggiamenti simili mostra Antonio Martino (1818-1884), mentre Vincenzo Ammirà (1821-1898) si segnala sia per composizioni a ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] ecclesiastico è il titolo della raccolta lessicale diGiovanni Bernardo Savonese (1480), con la spiegazione in un’edizione tutta postuma (prima milanese, 1825), con dedica a Vincenzo Monti firmata da Francesco Antolini. Il luogo della prima stampa, ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] di Croce stesso, di Karl Vossler, diGiovanni Gentile, oltre che di crociani minori, spesso più rigidi nella loro dottrina di idealistica. Ancora nel 1951, nella grammatica di Salvatore Battaglia e Vincenzo Pernicone, che pur si impose come testo ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] , rivendicata in primo luogo da Mario Equicola e da Vincenzo Colli detto il Calmeta (Giovanardi 1998). La norma da presenza di forme toscaneggianti e latineggianti. Già nel 1356, sotto il regno diGiovanna I, un piccolo contingente di lettere ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] , per es. nelle parti introduttive del Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio, il modello stilistico-sintattico degli storiografi Parini, Ippolito Pindemonte, ➔ Vincenzo Monti, ➔ Ugo Foscolo, ecc., o alla difesa di latinismi particolari (erompere, equo, ...
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gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può parlare di tregua senza contemporaneamente...
rampelliano agg. e s. m. (f. -a) Che o chi si richiama alla linea politica di Fabio Rampelli. ◆ Riassunto delle precedenti puntate: il sindaco della capitale Gianni Alemanno qualche giorno fa aveva portato in consiglio comunale la delibera per...