BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] e in particolar modo a quelli rabbinici, sotto la guida di Giuda Iona da Safed, professore di ebraico nell'Archiginnasio romano. Nel 1651 fu nominato lettore di lingua ebraica e rabbinica nel Collegio ...
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CHERUBINI, Laerzio
Marco Palma
Nacque a Norcia intorno alla metà del sec. XVI. Nel 1606 era infatti sui cinquant'anni, come informa Giovanni Pietro Caffarelli nelle sue notizie sulle famiglie romane, [...] di Roma nel 1601. Fu anche luogotenente per le cause civili del governatore di Roma, giudice criminale a Viterbo, giudice "secondo collaterale" in Campidoglio. Sposò una compaesana da cui ebbe quattro figli maschi (Fausto, primogenito, Alessandro ...
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BRANCUTI (Brancuto), Fabrizio
Salvatore Caponetto
Se ne ignora la data di nascita e di morte. Nacque a Cagli, città del ducato di Urbino, nel secondo decennio circa del Cinquecento da una famiglia di [...] un elegante scrittore latino, imitando lo stile ciceroniano, era la sua più grande aspirazione. Nel 1542 lo ritroviamo a Viterbo nella piccola corte del cardinale R. Pole, ove divenne amico del Flaminio, maestro spirituale di quel circolo, del quale ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] in Roma stessa di una tipografia ebraica (le idee del Reuchlin davano i loro frutti) patrocinata anche dal cardinal Egidio da Viterbo. L'attuazione di questo proposito fu offerta a Felice da Prato, che non si sentì di accettare. Girò invece l'offerta ...
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CIGALINI, Francesco
Roberto Ricciardi
Nacque a Como da Paolo, medico, nel 1489, Seguì la professione patema, ma si interessò, oltre che di medicina, anche di storia patria, lingue antiche e astrologia. [...] , pietate ac sanctitate insignes". Il libro primo è volto a dimostrare, sulla scorta dei falsi pubblicati poco prima da Annio di Viterbo, l'origine di Como risalente a quei popoli che, sotto la guida di Noè, vennero a ripopolare l'Italia dopo il ...
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DOLCINI, Bartolomeo
Marina Romanello
Nacque a Bologna da famiglia appartenente alla nobiltà e venne battezzato il 26 dic. 1568.
Della sua formazione e cultura non si conosce nulla. Uniche date certe [...] e tutta una serie di altri elementi secondo una scansione ripresa da un repertorio tradizionale che si rifaceva ad Annio da Viterbo e che aveva avuto il suo più recente portavoce in Carlo Sigonio. Nel 1628 Agucchi anticipa critiche alla stesura dell ...
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BERTI, Alessandro Pompeo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lucca il 23 dic. 1686 da Domenico e da Maria Borganti (così il Mazzuchelli, seguendo il Sarteschi e lo Zaccaria. Le Novelle letterarie dei Lami, [...] il governo lucchese la condannò al rogo. Egli continuò, comunque, a sostenere il Gigli, allontanato da Roma a Viterbo, procurandogli attestati di solidarietà di varie accademie italiane e inviandogli, anche come segretario dell'Accademia dell'Anca di ...
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COLOMBO (Colón), Fernando
Giovanni Nuti
Andaluso di nascita, ma "genovisco" per discendenza paterna, nacque a Córdoba da Cristoforo e Beatriz Enríquez de Arana. La data di nascita fu fissata dal Navarrete [...] Nel febbraio dell'anno seguente fu a Madrid, poi a Medina e a Valladolid. Nel gennaio 1515 si recò a Genova, spingendosi sino a Viterbo; nell'inverno fu a Roma, nel gennaio dell'anno seguente a Firenze, facendo ritorno a Roma e poi in Spagna, dopo la ...
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CAPPONI, Alessandro Gregorio
Armando Petrucci
Ultimo rappresentante del ramo romano della famiglia, nacque a Roma il 12 marzo 1683 da Francesco Ferdinando, da cui ereditò il titolo di marchese e una [...] appresso il C. compì un viaggio per ricerca ed acquisto di nuove opere manoscritte e a stampa, che lo portò a Viterbo, Perugia, Siena e Firenze, ove comprò un gran numero di pezzi di rilievo ed ebbe occasione di scoprire nella Laurenziana, insieme ...
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CALLIERGI (Callergi), Zaccaria
Elpidio Mioni
Nato nella città cretese di Retinino non più tardi del 1473, poteva vantare la discendenza dalla dinastia imperiale di Bisanzio, fatto questo che giustifica [...] in molti manoscritti e li raccolsi con molta fatica". Queste due edizioni romane furono stampate a spese di Cornelio Benigno di Viterbo, che aveva avuto il denaro in prestito dal Chigi, e portano entrambi due marchi di fabbrica: la solita aquila ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...