Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] desinenze che sostituiscono gli affissi lUṄ, lAṄ o lṚṄ è soggetto a un incremento iniziale a o ā, a seconda che inizi per consonante o per vocale. Quindi, han- in han-t e han-ya-ta, con t e ta da lAṄ, riceve l'incremento a, mentre edh-a in edh-a-ta ...
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Unità lessicale consistente di una sola sillaba. Quando questa parola è una particella, essa è di norma sprovvista di accento, e tende alla fusione con le parole vicine; quando è un nome o un verbo, spesso [...] le viene conferito maggior volume di suono allungando la vocale, o introducendola in altra categoria morfologica ecc.
Lingua monosillabica Sistema linguistico nel quale ogni parola è costituita da una sola sillaba, come il cinese. ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] gt; it. faccia; lat. (casa) regia > it. reggia; lat. iam > it. già;
(c) la palatalizzazione di [k] e [g] davanti a vocale anteriore (per es., lat. gentem > it. gente [ˈʤɛnte]);
(d) gli esiti palatali dei nessi [lj] e [nj]: lat. folia > it ...
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Nome dato dagli Arabi a un caratteristico suono articolato, profondamente gutturale, rappresentato con apposita lettera nel loro alfabeto. È propriamente la consonante occlusiva laringale, internazionalmente [...] de glotte. Questa consonante, più spesso che come suono a sé, è interpretata come attacco duro della vocale che la segue o come stacco duro della vocale che la precede. Non è esclusiva dell’arabo.
La h., occlusiva laringale, non va confusa con la ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] centrale [ə], che appare anche in posizione tonica ([ˈtəbːi] «tiepido») e porta a nove il totale dei fonemi vocalici del torinese rispetto ai sette dell’italiano (non c’è infatti contrasto tra /o/ e /ɔ/, essendo presente solo /ɔ/, mentre il contrasto ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] fr. régner «regnare» e (je) règne «(io) regno», il primo con accento acuto, il secondo con accento grave, per indicare che la vocale è chiusa nel primo caso e aperta nel secondo; celer «celare» e (je) cèle «(io) celo», il primo senza accento sulla e ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] ]) per cui, davanti a un elemento marcato con ḍ, quella parte di un elemento precedente che comincia con la sua ultima vocale è eliminata. È da notare che la desinenza sostituita nel sistema di Hemacandra è sI, la desinenza di base introdotta da una ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ); a San Mauro Forte (Mt) [ˈkustə, ˈkusːə, ˈkudːə] e [ˈkːa, ˈdːo, ˈdːa].
2.2.1Per quel che riguarda i sistemi vocalici tonici, nella Lucania a sud dei fiumi Sauro e Agri e nella Calabria contigua si trovano alcuni fra i dialetti più conservativi del ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] Lazio, ma qui particolarmente esteso (D’Achille & Stefinlongo 2008), della lenizione delle sorde /p/, /t/ e /k/, che tra due vocali (o tra vocale e /r/) suonano quasi come [b], [d] e [g] (ca[b]elli, anda[d]o, po[g]o) (➔ indebolimento; ➔ laziali ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] [ɛ] e [ɔ]; resi, tetti, sedi, colti, dottori sono pronunciate con [e] e [o] per l’azione metafonetica della vocale finale. La metafonesi è diffusa anche nelle zone nelle quali non è presente a livello dialettale.
Strettamente connessa alla metafonesi ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...