Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] è degnamente rappresentato, come, per esempio, nel siciliano Gerbino o come nel fiorentino Girolamo.
Se l' far vedere chiaramente che il tempo delle visioni e dei terrori d'oltretomba volge ormai al tramonto. Il B. scherza e ride su tutto e su tutti ...
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La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] ., e A. Olivieri, Frammenti della Commedia e del Mimo nella Sicilia e nella Magna Grecia, Napoli 1930, edizione veramente esemplare.
Bibl.: Italia, il declinante umanesimo, rinnovando in lingua volgare la commedia classica tutta profana, attuò d'un ...
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VERONA (A. T., 24-25-z6)
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Giuseppe FIOCCU
Paola ZANCAN
Tammaro DE MARINIS
Walter MATURI
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sulla ferrovia Milano-Venezia, a 45°26′ [...] illustrata (1481, 1482) e i due testi, latino e volgare, dell'opera di Valturio (13 e 17 febbraio 1843), riduzione del corpo d'occupazione austriaco e quella delle Consulte delle Due Sicilie da due, come erano state stabilite a Lubiana il 20 febbraio ...
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Nacque il 10 agosto 1810 a Torino, capoluogo allora d'un dipartimento dell'impero napoleonico. Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre, Michele, [...] e stentatamente in italiano, con voce ingrata e con gesto volgare. Così, dapprima, non ebbe fortuna; ma, sentendo e, lui morto, il Pallavicino, vicepresidente il Garibaldi, segretario il siciliano G. La Farina. Il C. non era allora unitario: poiché ...
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. Con questo nome (da canzone, il più comune appellativo del canto lirico di qualsiasi forma) si suole intendere la raccolta di poesie di uno o più poeti, ma particolarmente hanno assunto tale denominazione [...] si può dire dimostrato, in un linguaggio sostanzialmente siciliano, sebbene nobilitato d'influssi latini o comunque letterarî, che, specialmente in Italia, fece spregiare le opere in volgare. Di alcuni di essi è avvenuto che si siano scoperti ...
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Antichità. - Un ramo sottile, curvato e ripiegato su sé stesso, dovette già in età preistorica suggerire con la semplicità dell'operazione, la leggerezza della materia, la grazia della forma, il primo [...] dagli antichi, vennero prese dai cristiani nei primi secoli dell'era volgare le loro corone. Le vediamo nelle catacombe o nei musaici di Roma Federico II (duomo di Palermo), probabile lavoro siciliano, formata dal cerchio gemmato riunito in alto da ...
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(fr. amulette; sp. amuleto; ted. Amuleti ingl. amulet). Il termine ci viene dal latino amuletum, forse derivato da amoliri "allontanare"; assai meno probabile l'etimologia che lo riconduce all'arabo ḥimālah, [...] a scopo antistregonico o terapeutico. La tradizione volgare presso di noi tiene in particolare considerazione alcuni G. Pitrè, La famiglia, la casa, la vita del popolo siciliano, Palermo 1909 (cap. XIII); D. Corso, Superstizioni, pregiudizi, credenze ...
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NEBRIJA (o Lebrija), Elio Antonio de
Salvatore Battaglia
Umanista e grammatico spagnolo, che assunse il nome da Nebrija o Lebrija, il suo paese natio, a sostituzione del cognome paterno Martínez de [...] conoscenze letterarie, grammaticali e lessicali, il volgare spagnolo, trasportandovi i procedimenti scientifici della Cristoforo Scobar, lo ripubblicò, aggiungendovi la traduzione in dialetto siciliano (Venezia 1519, per i tipi di Bemardino Benalio). ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] , insieme con la Terra di Lavoro, una provincia del Regno di Sicilia, ma non si è potuto stabilire con piena certezza il luogo di della tradizione raccolta per la prima volta nella Vita in volgare di Stefano Tiraboschi di Bergamo, dell'inizio del sec. ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] d'amore, essendo fuori luogo discussioni politiche in una lirica promossa da un potere assoluto. La scelta del volgare - il siciliano illustre - non fu compiuta solo a scapito del latino, ma anche e soprattutto in opposizione al provenzale dei ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
siciliano
(ant. ciciliano) agg. e s. m. – 1. a. agg. Dell’isola di Sicilia: agrumi s.; vini s.; il dialetto s. (o, come s. m., il siciliano), il dialetto, o il complesso di dialetti, parlato in Sicilia; carretto s. (v. carretto); sfilato s.,...