Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a Córdoba (1940) e poi a Tucumán (1948-52). Si dedicò alla storia del pensiero moderno (Un psicologo associazionista: E. B. de Condillac, 1902, 2a ed. 1925; Saggi per la storia della morale utilitaria, 2 voll., 1903-04; Le teorie morali e politiche di C. A. Helvétius, 1904; Il dubbio metodico e la storia della filosofia, 1905) e specialmente a quella delle dottrine politico-sociali (Rousseau nella formazione della coscienza moderna, 1914; rist. come introduzione a Rousseau, Discorsi e contratto sociale, 1924, 3a ed. 1949). Singolare importanza hanno avuto i suoi studî sul marxismo (in partic. Il materialismo storico di F. Engels, 1912; Sulle orme di Marx, 1919), di cui ha proposto un'interpretazione volontaristica e umanistica, insistendo sul concetto di "rovesciamento della prassi", in polemica con il materialismo dialettico (più tardi: Intorno a Gramsci e alla filosofia della prassi, 1955; Umanismo di Marx, 1968, raccolta di saggi pubblicati tra il 1908 e il 1966). In seguito, soppressa (1925) la Biblioteca di studi sociali da lui diretta, si dedicò particolarmente agli studî sul pensiero greco: Il pensiero antico (1928; 2a ed. rifatta e accresc. 1950; rist. 1967); L'infinito nel pensiero dei Greci (1934; 2a ed. accr. col titolo L'infinito nel pensiero dell'antichità classica, 1956); Problemi del pensiero antico (1936); La comprensione del soggetto umano nell'antichità classica (a Buenos Aires nel 1955, poi a Firenze 1958); Moralisti greci. La coscienza morale da Omero a Epicuro (1960); Momenti del pensiero greco e cristiano (1964); il commento e aggiornamento alla traduzione dell'opera di E. Zeller, La filosofia dei Greci, da lui diretto e, per quanto riguarda Ionici, Pitagorici, Eraclito ed Eleati (1932-67), personalmente curato. I criterî storiografici di M. sono esposti in Problemi e metodi di ricerca nella storia della filosofia (1952). Altri studî: Alle origini della filosofia della cultura (1956); Il pensiero politico nel Risorgimento italiano (1959); Cesare Beccaria (1960); Da Ardigò a Gramsci (1962); Figure e momenti della filosofia del Rinascimento (1963); Il "verum-factum" prima di Vico (1969).