Filosofo tedesco (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Mon ica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e Jena, dove seguì le lezioni di logica di G. Frege. Nel 1921 conseguì a Jena il dottorato in fisica con la dissertazione Der Raum. Dopo un lungo periodo dedicato allo studio delle opere di E. Mach, G. Frege e B. Russell si trasferì a Vienna chiamato da M. Schlick come istruttore di filosofia presso l'Università. Negli anni di permanenza a Vienna (1926-1931) C. pubblicò Physikalische Begriffsbildung (1926), Scheinprobleme in der Philosophie (1928), Abriss der Logistik (1929), in cui riprendeva e sviluppava alcuni temi caratteristici del nascente neopositivismo come l'insistenza sull'importanza della logica simbolica, l'interesse quasi esclusivo per i linguaggi delle scienze empiriche, il rifiuto della metafisica come insieme di discorsi insensati. Al periodo viennese risale anche la pubblicazione di Der logische Aufbau der Welt (1928; trad. it. 1966) che presentava in forma sistematica una concezione fenomenistica che riduceva l'intero edificio del linguaggio sensato e della conoscenza empirica alle strutture logiche e ai dati immediati della esperienza vissuta. Nel 1930 iniziò la pubblicazione della rivista Erkenntnis, strumento di propagazione delle idee neopositiviste, che C. diresse con H. Reichenbach fino alla cessazione (1938). Dal 1931 al 1935 C. insegnò filosofia naturale presso l'Università tedesca di Praga. Al periodo praghese risale la pubblicazione di Logische Syntax der Sprache (1934; trad. it. 1961) in cui C., abbandonata la pretesa di ridurre il linguaggio ad un'unica forma privilegiata, affermava la molteplicità di strutture logiche in grado di rendere conto degli universi di discorso delle scienze empiriche, rimettendo la scelta tra le varie forme possibili a una convenzione libera (principio di tolleranza). Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1936, insegnò dapprima all'Università di Chicago (fino al 1952), lavorò poi presso l'Institute for advanced studies di Princeton (1952-1954), ottenendo infine una cattedra presso l'Università di California a Los Angeles. In quest'ultimo periodo la produzione filosofica di C. fu rivolta a proporre una conciliazione tra l'eredità neopositivistica e le idee del pragmatismo americano. Oltre a collaborare alla International Encyclopaedia of unified science (1938 e segg.), pubblicò Foundations of logic and mathematics (1939; trad. it. 1956), Introduction to semantics (1942), Formalization of logic (1943), Meaning and necessity (1947), Logical foundations of probability (1950), The continuum of inductive methods (1952; trad. it. 1971), Einführung in die symbolische Logic (1954), Philosophical foundations of physics (1966; trad. it. 1971), Studies in inductive log ic and probability (post. 1971). Nell'ultima fase del suo pensiero, C. giunse a sostenere che le teorie scientifiche sono ipotesi interpretative dell'esperienza sottoponibili a controllo empirico ma non riducibili integralmente ad asserti osservativi. Notevoli i suoi studî sulla probabilità e sull'induzione.