Uomo politico italiano (Foggia 1893 - Massa Lombarda, Ravenna, 1955). Iscritto dal 1912 al PSI, nel 1921 fu tra i protagonisti della costituzione del PCd'I, di cui fu successivamente alla guida (1934-1936). Eletto all'Assemblea costituente, dal 1946 rappresentò il PCI in Parlamento, avendo come obiettivi prioritari la liquidazione del latifondo e la riforma agraria.
Nato in una famiglia di nobili decaduti e orfano di padre dall'età di sette anni, si avvicinò presto al movimento socialista, sposandone la causa e iscrivendosi, nel 1912, al PSI. Trasferitosi a Portici, subì l'influenza della predicazione di A. Bordiga, di cui divenne amico e collaboratore. Nel 1919 aderì alla frazione astensionista in seno al PSI e, due anni dopo, fu tra i protagonisti della costituzione del PCd'I, entrando a far parte dell'esecutivo. Impegnato, durante il fascismo, nell'organizzazione della lotta clandestina, si rifugiò prima in Svizzera (1926) e poi a Parigi (1927), formando con P. Togliatti il centro estero del PCd'I. Dal 1934 al 1938 assunse la guida del partito. Trasferitosi a Mosca (1940), lavorò come redattore della sezione italiana di Radio Mosca. Nel sett. 1944 fece ritorno in Italia, dedicandosi al lavoro di partito come responsabile della stampa e propaganda. Nel genn. 1945 venne nominato dal governo Bonomi alto commissario aggiunto per l'epurazione, incarico che mantenne fino al luglio dello stesso anno. Eletto all'Assemblea costituente, rappresentò il PCI in Parlamento a partire dal 1946, dedicandosi soprattutto alla elaborazione della politica agraria e alla sua realizzazione attraverso l'organizzazione e le lotte dei lavoratori della terra (si ricordano la nascita, nel 1947, della Costituente della terra, di cui G. assunse la guida, e, nel 1955, dell'Alleanza nazionale dei contadini, che realizzava il progetto di un'organizzazione autonoma dei piccoli proprietari e dei coltivatori diretti, per il quale il G. si era battuto fin dal 1924).
Tra i suoi scritti si segnalano: L'eroica difesa di Mosca (1947); Introduzione alla riforma agraria (1949); Problemi di politica agraria (1950); Scritti scelti, I-II (a cura di E. Modica e G. Chiaromonte, 1966-68).