Battaglia, Salvatore
Critico e filologo (nato a Catania nel 1904); professore di letteratura italiana nell'università di Napoli. Il volume Esemplarità ed antagonismo nel pensiero di D. (Napoli 1966), fondamentale nell'ambito degli odierni studi danteschi, è l'approdo di una profonda esplorazione, svolta con risultati assai fecondi nell'arco di oltre un trentennio, della civiltà medievale (cfr. specialmente La coscienza letteraria del Medioevo, ibid. 1965). Per il B. verificare nell'itinerario dantesco e soprattutto nella Commedia la costante tendenza del poeta a trasferire le esperienze autobiografiche sul piano dell'esemplarità, e la sempre più spiccata condizione di antagonismo di fronte alla società contemporanea, significa restituire D. alla civiltà medievale e insieme proporre una sicura qualificazione della sua poesia. Inoltre, ricondurre i valori dottrinari e allegorici alla concezione dantesca del reale (tipica del Medioevo) equivale a riconoscere l'esigenza di una lettura unitaria del poema.
Il B. saggia anche su una prospettiva diacronica l'esemplarità di Dante. Non a caso nella vasta ricognizione della condizione del personaggio da Omero a oggi (in Mitografia del personaggio, Milano 1968), D., in modo esplicito o implicito, è sempre presente: si rivela l'instauratore di quel ‛ realismo ' che caratterizzò a lungo la tradizione letteraria, il campione della nozione di poeta ‛ teologo ' che trascorse i secoli fino al Vico, e soprattutto il primo intellettuale, col suo destino di protesta, del mondo moderno.