Regista teatrale italiano (n. Roma 1933 - m. nei pressi di Konya 1998). Si formò all'Accademia nazionale d'arte drammatica, diplomandosi con la messa in scena del pirandelliano Il gioco delle parti (1959). Collaboratore dell'Enciclopedia dello Spettacolo e critico di danza per il quotidiano Il Tempo, fu assistente di F. Enriquez al Teatro Stabile di Napoli (1960-62), dove esordì nella regia con Il soldato Piccicò di Aldo Nicolaj. Si rivelò regista colto e versatile, di spiccata freschezza figurativa, abile nella direzione degli attori; oltre ad autori come Goldoni, Beaumarchais e Marivaux, Goethe, Racine e Strindberg, ha allestito testi di autori meno frequentati come R. Wilcock, T. Landolfi, L. N. Andree. Direttore artistico del Centro teatrale bresciano (1989-96), è stato anche apprezzato regista lirico e televisivo. Fra le sue ultime regie: Non c'è domani (1992); La sposa di campagna (1994); Ali (1995); Nostre ombre quotidiane (1997).