Nome comune degli Anellidi Clitellati rappresentanti della sottoclasse Irudinei (➔).
Hanno corpo appiattito dorsoventralmente, privo di setole; il celoma è notevolmente ridotto per la presenza di un particolare connettivo che riempie lo spazio tra la parete del corpo e l’intestino, ma speciali lacune, residui del celoma in relazione con gli organi escretori (metanefridi), permettono di individuare i segmenti (metameri) del corpo corrispondenti, in genere 33. Di regola sono provviste all’estremità del corpo di due ventose: la posteriore è situata ventralmente rispetto all’apertura anale, l’anteriore circonda la bocca. Si fissano con la ventosa boccale sulla pelle dell’ospite e la incidono con le mascelle di cui è armata la bocca, o vi penetrano con una proboscide estroflettibile da una guaina o tasca, aspirando poi il sangue per mezzo di una faringe muscolosa, impedendo la coagulazione del sangue dell’ospite grazie alla secrezione di una proteina anticoagulante, detta irudina. La faringe immette, attraverso l’esofago, in uno stomaco o proventriglio provvisto di 1-20 paia di diverticoli laterali a pareti molto sottili. Parecchie specie, in particolare nello stato giovanile, sono predatrici e si nutrono di piccoli animali, e solo quando se ne presenti l’opportunità ricorrono alla vita ectoparassitaria. La maggioranza delle specie vivono in acque dolci a fondo fangoso-argilloso, tranquille e ricche di vegetazione. Molte specie sono marine, poche quelle terrestri, abitatrici delle foreste umide dei tropici.
La s. comune europea (Hirudo medicinalis; v. fig.), tipico rappresentante degli Arincobdellidi Irudinidi, nota come mignatta, è ectoparassita di rane, di pesci, ma si nutre di preferenza del sangue dei Mammiferi.
La pratica del sanguisugio, ormai in disuso, consisteva nell’impiego delle s. allo scopo di estrarre sangue per decongestionare gli organi profondi.