Filologo classico italiano (Pesaro 1920 - Roma 2000). Prof. (dal 1956) nelle univ. di Urbino e (dal 1963) di Roma, socio nazionale dei Lincei (dal 1992). Si è occupato in particolare di letteratura latina arcaica e della problematica connessa alla tradizione dei testi antichi in età medievale e umanistica. M. si è cimentato, inoltre, con problemi generali e di carattere metodologico riguardanti la critica del testo e i criteri editoriali. È stato direttore dell'Enciclopedia Oraziana dell'Istituto della Enciclopedia Italiana. Tra le opere: Lezioni su Ennio (1951), Livio Andronico e la traduzione artistica (1952), Il Bellum Poenicum e l'arte di Nevio (1955) e la raccolta di Scritti medievali e umanistici (1976). Si segnalano, in particolare, i suoi studi sugli Epigrammata Bobiensa, celebre raccolta latina di versi d'amore, sugli scritti di D. Marso e sulla poesia di Ovidio. Il suo interesse per la scuola è testimoniato, oltre che da interventi su riviste di settore, anche da una Sintassi latina (1985) e dal Vocabolario della lingua latina (1966), scritto in collab. con L. Castiglioni. È stato direttore della Rivista di filologia e di istruzione classica e degli Studia Oliveriana.