scoliosi Deviazione della colonna vertebrale a concavità laterale, cui può associarsi una deviazione a concavità anteriore (cifosi) e la rotazione delle vertebre sul loro asse: quest’ultima, a sua volta, determina una deformazione delle costole corrispondenti che s’incurvano formando il gibbo costale. Le s. possono avere cause quanto mai diverse, che schematicamente permettono di dividerle in diversi gruppi: a) s. di origine congenita, per lo più da mancanza o da alterato sviluppo di una metà laterale di una vertebra; b) s. osteogene, da alterazioni (osteomalacia, fratture ecc.) localizzate asimmetricamente a una o più vertebre; c) s. artrogene, per es. da artrosi; d) s. da alterazioni muscolari, per lo più poliomielitiche, che portano alla rottura dell’equilibrio dei muscoli del dorso; e) s. da squilibrio statico, dovute di solito a differente lunghezza degli arti inferiori.
Le cosiddette s. degli adolescenti sono dovute a più fattori e sono spesso legate ad alterazioni di sviluppo, insufficiente sviluppo muscolare e a posture viziate. Le s. non curate tendono ad aggravarsi finché continua lo sviluppo corporeo: nei casi più gravi si può avere la formazione di curve di compenso della colonna vertebrale a concavità opposta, mentre il gibbo può svilupparsi considerevolmente, con conseguente spostamento dei vari organi del torace la cui normale funzionalità risulta più o meno ostacolata. La terapia si avvale, a seconda dei casi, di ginnastica medica, terapie fisiche varie, applicazione di corsetti ortopedici, interventi chirurgici.