scorbuto Malattia ascrivibile al gruppo delle avitaminosi, caratterizzata da manifestazioni emorragico-ulcerose gengivali, cachessia, emorragie della cute, delle mucose e degli organi interni. È causata dalla carenza alimentare di vitamina C o acido L-ascorbico, che esplica azione protettiva e trofica sugli endoteli dei capillari. Oltre che per insufficiente apporto alimentare lo s. può manifestarsi per insufficiente assorbimento intestinale di vitamina C (vomito, diarrea, enteropatie croniche) o come conseguenza di incauto uso di farmaci (per es., salicilici) che aumentano il fabbisogno giornaliero di acido ascorbico (che normalmente nell’adulto si aggira intorno a 60 mg). Rara nel lattante al seno, la malattia può comparire durante l’allattamento con latte vaccino sterilizzato ad alta temperatura e quindi privato del suo già scarso contenuto di vitamina, con disturbi simili a quelli citati per gli adulti. Una forma particolare di s. è la malattia di Moeller-Barlow, con manifestazioni cliniche peculiari: le alterazioni gengivali (gengivite fungoso-emorragica) si manifestano solo dopo l’eruzione dei denti, mentre prima prevale la sintomatologia ossea: dolorabilità a carico delle ossa interessate, emorragie sottoperiostee con alterazioni della zona prossima all’epifisi e distacco epifisario. La terapia è specifica come la profilassi: somministrazione di vitamina C, per via orale o parenterale.