Manager italiano (Chieti 1952 - Zurigo 2018). Emigrato in Canada da bambino, ha assunto anche la nazionalità canadese. Si è laureato in legge alla Osgoode Hall Law School di Toronto e ha conseguito un MBA alla University of Windsor del Canada. Ha svolto le prime esperienze professionali come consulente per Deloitte Touche e come responsabile del settore ricerca e sviluppo del Lawson Mardon Group di Toronto. Presidente (2000-01) di Lonza Group Ltd, nel 2003 è stato nominato consigliere di amministrazione del gruppo Fiat; nel 2004 ne è divenuto amministratore delegato (dal 2005 ha ricoperto la stessa carica anche in Fiat Auto). La sua esperienza nel gruppo torinese si è subito identificata con un forte rilancio del marchio automobilistico, rilancio culminato nel 2009 con l'acquisizione del 20% di Chrysler (nel 2011 la quota azionaria del Lingotto è salita sino al 53,5%, fino a raggiungere la completa acquisizione nel 2014, quando è stata costituita la FCA, di cui M. ha assunto la carica di amministratore delegato). La politica di risanamento portata avanti da M. in Fiat ha previsto il ridimensionamento di diversi stabilimenti (o la loro chiusura) e l’imposizione del cosiddetto “modello M.”: l’abbandono dei contratti di lavoro nazionali (considerati inadatti allo sviluppo dell’azienda e al suo essere competitiva sul mercato internazionale) in favore di accordi nuovi e meno vincolanti. M. è stato consigliere di amministrazione di Serono (dal 2002), di Exor Spa (di cui dal 2015 è stato anche vice presidente non esecutivo) e Philip Morris International (dal 2010, Altria Group), nonché presidente del Cda del gruppo Sgs di Ginevra (dal 2006); presidente della Ferrari dal 2014, ha ricoperto la carica fino alla morte. Nel 2018, a pochi mesi dalla scomparsa del manager, P. Bricco ha pubblicato il testo biografico Marchionne lo straniero, che ne ricostruisce compiutamente il percorso umano e professionale.