(ted. Hermannstadt; ungh. Nagyszeben) Città della Romania (154.456 ab. nel 2007), nella Transilvania meridionale, a 420 m s.l.m., 200 km circa a NO di Bucarest; capoluogo del distretto omonimo. Le maggiori risorse economiche sono il commercio (tessuti, cuoio e cereali) e le industrie (elettrotecniche, meccaniche, tessili, della carta, del cuoio, farmaceutiche ecc.). Nodo ferroviario.
La romana Cibinium fu rifondata da coloni sassoni del Reno per iniziativa di re Geza II (1141-61); distrutta dai Tatari nel 1241, fu ricostruita e divenne presto il massimo centro della Transilvania sassone; nel 15° sec. fu uno dei principali capisaldi difensivi nella lotta contro i Turchi; passò poi a questi insieme alla Transilvania. Durante il 16° sec. parteggiò per gli Asburgo e cedette a Giovanni Zápolyai (1529-36) solo dopo la definitiva sottomissione della Transilvania, della quale, con la restaurazione asburgica (1703), fu la capitale. Durante le rivoluzione ungherese S. fu conquistata dagli insorti (1849), ma fu presto ripresa dai Russi, sopravvenuti in aiuto degli Austriaci. Nel corso della Prima guerra mondiale le truppe romene furono annientate presso S. da quelle tedesche (1916).