Plebeo romano (sec. 5º a. C.), assertore dei diritti della plebe; i patrizî, per sbarazzarsene, lo avrebbero esposto a imprese disperate nella guerra contro gli Equi (455). Salvatosi ed eletto tribuno della plebe, fece condannare il console Romilio. Sarebbe poi stato ucciso dai suoi stessi soldati per incarico dei decemviri, e il misfatto avrebbe affrettato la rivolta contro i decemviri stessi. Fu celebrato come l'Achille romano.