Acronimo di Systemically Important Financial Institutions con cui si indicano le banche o le istituzioni finanziarie “too big to fail” (troppo grandi per fallire), quelle cioè di “interesse sistemico”. Il fallimento di realtà di questo tipo avrebbe effetti incontrollabili e certamente molto negativi sul sistema economico-finanziario globale; il Comitato di Basilea allora ha stabilito per loro l’obbligo di possedere un capitale addizionale (tra l’1% e il 2,5%). L’obiettivo è mettere al riparo i contribuenti fornendo a queste istituzioni un patrimonio sufficiente per fronteggiare un possibile acuirsi della crisi finanziaria. Il Financial Stability Board ha identificato ventinove aziende di credito sistemiche a livello globale (nel novembre del 2011) e si è impegnato a stilare una lista di S. nazionali (nel gennaio del 2012).