Economista, medico e matematico (Romsey, Hampshire, 1623 - Londra 1687). Fu il primo ad applicare con metodo la statistica ai fenomeni economici e, insieme con J. Graunt, si può considerare uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta aritmetica politica. Nonostante errori, esitazioni e contraddizioni, l'opera di P. ha segnato il passaggio da una fase frammentaria a una concezione organica dell'economia politica e ha iniziato, in Inghilterra, lo studio scientifico dei fenomeni economici che erano stati fino allora considerati dai mercantilisti solo dal punto di vista pratico. Fu per questo ritenuto da alcuni (tra cui K. Marx) padre dell'economia politica.
Imbarcatosi giovanissimo come mozzo su una nave mercantile e arenatosi sulle coste francesi, ottenne per il suo precoce ingegno di essere ammesso al collegio dei gesuiti di Caen. Studiò quindi scienze naturali e medicina in Olanda, a Parigi (dove fu in contatto con T. Hobbes) e fu prof. di anatomia all'univ. di Oxford. Fu nominato medico generale dell'esercito inglese in Irlanda (1652) e, dopo la conquista dell'isola, fu da Cromwell incaricato della stima e della ripartizione delle proprietà irlandesi confiscate, opera che egli condusse con metodo, ma in cui anche si arricchì notevolmente. Dopo la restaurazione, preso ormai interesse ai problemi economici e sociali, si dedicò soprattutto allo studio, nonostante sotto il regno di Carlo II fosse stato investito di importanti cariche pubbliche e fosse stato chiamato a parte del parlamento. Fu uno dei primi membri della Royal Society (legalmente riconosciuta nel 1662).
Orientato, come molti contemporanei, verso una concezione quantitativa dei problemi economici, è considerato il fondatore dell'aritmetica politica. Inoltre, avviò in Inghilterra lo studio scientifico dei fenomeni economici, prima di lui osservati soltanto a fini pratici, e per questo è stato definito da alcuni (soprattutto da K. Marx e W. Roscher) padre dell'economia politica. Nelle sue opere, ancora in parte d'ispirazione mercantilista, si trovano inoltre considerazioni assai più avanzate rispetto alle idee correnti del suo tempo e molti spunti originali che saranno poi sviluppati dalla scuola classica, soprattutto a proposito dei fattori originari della produzione, della rendita, del capitale, del valore, della velocità di circolazione, del reddito nazionale. Tra le opere: A treatise on taxes and contributions (1662); Verbum sapienti (1665) e The political anatomy of Ireland (1672), pubbl., insieme, solo nel 1691; Quantulumcumque concerning money (1682, pubbl. 1695); Essay concerning the multiplication of mankind (1682); Two essays in political arithmetick concerning the people, housing, hospitals etc. of London and Paris (1687). Questi scritti sono stati ripubblicati da C. H. Hull nel 1899 e altri, inediti, sono stati raccolti nel sec. 20º (Some unpublished writings of Sir William Petty, 1927, rist. 1967).