• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

sofistica

di Stefano De Luca - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
  • Condividi

sofistica

Stefano De Luca

Il potere della parola

Nel greco antico sophistès indicava chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla: in questo senso venivano chiamati sofisti i Sette Saggi, poeti come Omero ed Esiodo, filosofi come Pitagora. Ma nel corso del 5° secolo a.C. il termine finì per indicare quel gruppo di filosofi che – giunti ad Atene da altre città – vi insegnavano, a pagamento, la retorica, ossia l’arte della persuasione tramite la parola

Le alterne fortune dei sofisti

L’insegnamento dei primi sofisti incontrò uno straordinario successo, perché corrispondeva alle esigenze politiche e culturali della democrazia ateniese. Il fatto che le decisioni politiche venissero prese in pubbliche assemblee – e che le cariche più importanti fossero elettive – faceva dell’arte della parola la dote decisiva per chi aveva ambizioni politiche. Molti Ateniesi erano inoltre convinti che la giustizia, le leggi e il destino stesso della città non dipendessero dall’intervento degli dei, ma dalla saggezza delle scelte individuali e collettive. La riflessione sul mondo umano e sui suoi problemi diveniva quindi particolarmente preziosa.

Ma la cultura aristocratica guardò subito con sospetto a questi pensatori, che si facevano pagare per insegnare – cosa scandalosa per l’epoca – e che addestravano i loro seguaci a sostenere qualsiasi tesi. Ripetutamente bersagliati dalle critiche di Socrate, Platone e Aristotele – che li accusavano di essere interessati più al successo e al denaro che alla verità – i sofisti passarono alla storia come falsi sapienti e prestigiatori della parola.

Il termine si caricò così di un significato negativo di cui è rimasta traccia persino nel linguaggio corrente, dove sofisticato è sinonimo di artificioso, truccato o falso.

Da tempo, tuttavia, gli studiosi hanno rivalutato la sofistica, vedendo in essa una sorta di Illuminismo dell’antichità per l’attenzione rivolta ai problemi dell’uomo e della società, per la concezione laica del sapere e per l’atteggiamento anti-dogmatico (dogmatismo). Ai sofisti è stata inoltre riconosciuta la paternità del concetto di cultura, intesa come processo di formazione globale dell’uomo.

Un relativista: Protagora

È a questa formazione globale che mirava Protagora, il primo dei sofisti, il cui insegnamento consisteva «nel sapersi condurre con senno, così nelle faccende private, in modo da amministrare perfettamente la propria casa, come in quelle pubbliche, tanto da essere perfettamente capaci di trattare e discutere le cose della città». Ma apprendere a discutere significava imparare ad argomentare qualsiasi tesi: e infatti Protagora insegnava ai suoi allievi a sostenere, su ogni argomento, due tesi opposte (antilogie).

Del resto, egli era un relativista: era convinto, cioè, che non esista una verità assoluta, ma soltanto opinioni diverse in relazione ai differenti punti di vista. Tuttavia, secondo Protagora, se non è possibile stabilire in modo assoluto cosa sia giusto, è però possibile – attraverso la discussione pubblica – stabilire cosa sia più utile per la pòlis (la città-Stato). L’insegnamento di Protagora era infine sganciato da qualsiasi presupposto religioso: «Riguardo agli dei», egli diceva, «non ho la possibilità di accertare né che sono né che non sono, opponendosi a ciò molte cose: l’oscurità dell’argomento e la brevità della vita umana».

Gorgia e gli ultimi sofisti

Con Gorgia il relativismo si trasformò in scetticismo. Convinto che l’uomo non abbia, né possa mai avere, una conoscenza sicura della realtà, Gorgia si affidò interamente al linguaggio, nel quale vedeva un mezzo potentissimo. Con il suo piccolo e quasi impercettibile corpo, la parola – egli diceva – «riesce a compiere le imprese più divine: può eliminare la paura, far cessare il dolore, provocare il piacere, accrescere la pietà». La retorica diventa quindi una psicagogia, una «guida dell’anima» che l’aiuta ad affrontare quel dramma irrazionale che, secondo Gorgia, è la vita umana.

Dopo un importante dibattito sulla giustizia – che ebbe come protagonisti Trasimaco, Ippia e Antifonte – i sofisti della seconda generazione trasformarono la retorica in eristica (dal greco eristikè (tèchne) «arte del disputare»), cioè in una gara verbale artificiosa e fine a sé stessa.

Tale esito – unito alla decadenza politica di Atene, sconfitta da Sparta nel 404 – rafforzò ulteriormente i pregiudizi che già gravavano sui sofisti: molti di loro vennero processati per empietà e dovettero fuggire dalla città che un tempo li aveva accolti così entusiasticamente.

Vedi anche
Protàgora di Abdera Protàgora (gr. Πρωταγόρας, lat. Protagŏras) di Abdera. - Filosofo greco (n. Abdera tra il 484 e il 481 a. C. - m. fine sec. 5º), il maggiore rappresentante dell'antica sofistica greca. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V secolo. Delle opere di Protagora di Abdera non restano ... Gòrgia di Leontini Gòrgia di Leontini. - Sofista greco (circa 483 - circa 375 a. C.). Fu il più notevole rappresentante dell'antica sofistica dopo Protagora, e insieme il creatore dell'arte retorica. Convinto che l'uomo non abbia - né possa mai avere - conoscenza sicura della realtà, Gorgia di Leontini si affidò interamente ... Trasìmaco di Calcedonia Trasìmaco ‹-ʃì-› (gr. Θρασύμαχος, lat. Thrasymăchus) di Calcedonia. - Sofista (circa 430-400 a. Trasimaco di Calcedonia) che nella Repubblica di Platone sostiene il principio secondo cui la giustizia coincide con il diritto del più forte. Nello sviluppo della retorica greca, rappresenta il momento del ... Ìppia di Elide Ìppia di Elide. - Filosofo e matematico greco (sec. 5º a. C.), uno dei più notevoli rappresentanti dell'antica sofistica. Nei frammenti, nelle testimonianze, e soprattutto nei due dialoghi platonici, Ippia minore e Ippia maggiore, Ippia di Elide è raffigurato come uno spavaldo insolente. Di fatto, egli ...
Categorie
  • DOTTRINE TEORIE E CONCETTI in Filosofia
  • STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO in Filosofia
Altri risultati per sofistica
  • sofistica
    Enciclopedia on line
    Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C. Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, un significato simile a quello di σοϕός «sapiente, esperto». Tra la metà del 5° e la fine del 4° sec. a.C. ...
  • sofistica
    Dizionario di filosofia (2009)
    Dal gr. σοφιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza». Movimento filosofico, etico e culturale, affermatosi in Grecia, soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C. Il termine σοφιστής «sofista», ha nella grecità più antica un significato non molto diverso da quello di σοφός «sapiente, esperto», di ...
  • SOFISTICA
    Enciclopedia Italiana (1936)
    Goffredo COPPOLA Guido CALOGERO Gino FUNAIOLI . Il nome di σοϕιστής "sofista", ha nella grecità più antica un significato non molto divergente da quello di γοϕός "sapiente, esperto", di cui potrebbe considerarsi un frequentativo: σοϕιστής è chi possiede date conoscenze teoriche e conseguenti abilità ...
Vocabolario
sofìstica
sofistica sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...
sofista
sofista s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali