(o Sorbi) Popolazione slava, fissatasi in Lusazia probabilmente verso la fine del 6°secolo. Dalla fine dell’8° sec. i S. furono oggetto di attacchi da parte dei Tedeschi, che con Ottone I li assoggettarono all’Impero. Con l’unione della Lusazia al regno di Boemia da parte di Carlo IV (1346) fruirono di una certa autonomia, così come sotto il dominio asburgico (1526) e quello sassone della casa dei Wettin (1635). Nel 1815 il Congresso di Vienna stabilì la spartizione della Lusazia fra la Sassonia e la Prussia. Durante il periodo nazista fu sciolta (1937) la Domowina, organizzazione etnico-culturale dei S., così come tutte le altre loro istituzioni pubbliche; dopo la Seconda guerra mondiale, e dopo una vana petizione per ottenere la costituzione di una Lusazia indipendente, i S. ebbero invece una notevole autonomia culturale dalla Repubblica Democratica Tedesca. Nella Germania odierna godono di alcuni diritti riservati alle minoranze.
La lingua soraba (o sorabo) appartiene al gruppo occidentale delle lingue slave. Presenta due varianti dialettali, corrispondenti alla divisione territoriale tra Bassa e Alta Lusazia: il sorabo settentrionale (detto basso sorabo), più vicino al polacco, e il sorabo meridionale (alto sorabo), più vicino al ceco.