(ted. Spitzbergen) Isola del Mar Glaciale Artico (fino al 1969, S. Occidentale 39.434,5 km2), la maggiore dell’arcipelago delle Svalbard. È separata dalla Terra di Nord-Est dallo Stretto di Hinlopen, e dall’isola di Barents dallo Storfjorden. Prevalentemente montuosa (altezza massima 1717 m), è ricoperta in gran parte da ghiacciai, che ne modellano il rilievo, più elevato a occidente, in creste appuntite e profondi fiordi; ai piedi delle montagne costiere si estende una stretta fascia pianeggiante. Le zone verso S, prive di ghiacci, sono ricoperte dalla tundra. Le uniche risorse economiche sono lo sfruttamento dei giacimenti carboniferi e la pesca; nella stagione estiva è sviluppato il turismo. I centri principali sono Longyearbyen, Barentsburg e Grumantbyen.
L’isola, conosciuta da circa tre secoli, nel 18° sec. cominciò ad attirare soprattutto i Russi per la caccia alla balena; nel 19° sec. i Russi furono sostituiti dai cacciatori norvegesi di foche. La sua importanza aumentò quando furono scoperti i depositi di carbon fossile; sono anche rilevanti i depositi di petrolio, ma grandi difficoltà, dovute alla latitudine, si oppongono alla loro utilizzazione. Dopo lunghe contestazioni tra Norvegia, Svezia e Russia, con il trattato di Parigi del 1920 l’arcipelago delle Svalbard è passato sotto la sovranità norvegese.