Pittore, critico d'arte e scrittore polacco (Poszawsze 1851 - Laurana, Istria, 1915). Conoscitore delle correnti pittoriche ed estetiche occidentali a lui contemporanee, in numerosi saggi (particolarmente celebre Mickiewicz jako kolorysta, "M. colorista" 1885) e articoli (raccolti poi nel volume Sztuka i krytyka u nas "L'arte e la critica da noi", 1891, ed. ampliata 1899) rinnovò la critica d'arte in Polonia, con una viva sensibilità per i valori formali dell'opera artistica unita alla comprensione del suo significato nazionale e civile. Fece conoscere il realismo e l'impressionismo, sostenendone l'affermazione in Polonia (J. Chełmoński, A. Gierymski). Tra i primi celebratori della bellezza dei monti Tatra e della località di Zakopane, divenuta per suo merito un importante centro letterario e artistico, ne fece lo sfondo di una serie di racconti e ne valorizzò l'arte popolare (Styl zakopiański "Lo stile di Zakopane", 1901), diffondendo uno stile che ebbe larga fortuna nell'architettura e nelle arti applicate.