sticometria Procedimento con cui si calcolava la lunghezza delle opere letterarie antiche: per i testi metrici si effettuava secondo il numero dei versi; per le opere in prosa si prendeva come misura base il verso esametro di 16 sillabe o di 34-38 lettere. Lo stico, unità di misura dell’estensione di un libro o di una porzione di un’opera, serviva a fissare la remunerazione del copista. Molti manoscritti greci hanno una numerazione marginale in centinaia di stichi; al contrario, note sticometriche non sono comuni nei manoscritti latini. Per la prosa (Demostene) fu talvolta usata la colometria, dividendo il testo secondo linee corrispondenti a frasi di senso compiuto.