In genere, lo stile adottato nelle colonie dai colonizzatori, talora come imitazione di forme locali, talaltra come importazione di quelle proprie del paese d’origine, e spesso evoluto con coerenza e originalità in forme autonome.
Emblematiche espressioni dello stile c. si riscontrano, con caratteristiche specifiche, nei vari insediamenti dell’America del Nord: nel New England, rispecchia l’architettura rurale inglese (struttura e tamponature in legno) mentre nel Maryland è caratterizzato dall’uso del mattone in aggetto e da elementi decorativi; lo stile c. olandese, nella valle dell’Hudson, a Long Island e nel New Jersey, presenta tipiche case dai tetti gradonati; lo stile c. francese, caratterizzato da elementi tardo-gotici nella valle del fiume S. Lorenzo, nel Quebec e nell’Illinois, si diffonde nella Louisiana, in particolare con la fondazione di New Orleans (1769), con caratteristiche dovute anche a esigenze climatiche (strutture con ampie finestre e porticati). Lo stile c. georgiano, di origine neopalladiana inglese, fiorisce nel 18° e nel 19° secolo. Lo stile c. diffuso in Florida, Nuovo Messico, Texas, Arizona, California, allacciandosi alla tradizione rinascimentale e barocca di origine spagnola e portoghese, caratterizza anche gli insediamenti dell’America Centrale e Meridionale.