Uomo politico fiorentino (m. 1392); spesso ambasciatore della sua città, fu ad Avignone (1374 e 1376) presso Gregorio XI a causa della guerra tra i suoi concittadini e il papa; poi a Genova (1377), per tentare un'alleanza con quella città, e presso Urbano VI al fine di ottenere, per Firenze, l'assoluzione dalle scomuniche. Il tumulto dei Ciompi (1378) lo escluse dagli uffici, ma già nel 1381 trattava una lega con Perugia, Pisa e Siena (rinnovata nel 1384). Ancora ambasciatore a Lucca (1387) e a Roma (1389) per indurre il pontefice all'alleanza contro Gian Galeazzo Visconti che invano tentò di indurre alla pace con Firenze.