superstrato In linguistica, in relazione a una determinata area, lo strato linguistico che, per motivi di conquista o di prestigio culturale o politico, si è in un certo periodo storico sovrapposto alla lingua indigena, senza riuscire a imporsi, ma determinando reazioni di entità più o meno notevole nelle strutture fonologiche, morfologiche, sintattiche e soprattutto lessicali di quella lingua. Il fenomeno implica quindi una fase di coesistenza della lingua sovrapposta con quella indigena, e una fase successiva di estinzione dello strato linguistico più recente a vantaggio del più antico.
Con i concetti di s. e di adstrato, introdotti in relazione a quello di sostrato, opera ampiamente la linguistica romanza, perché sono tra i più idonei a rendere conto, con il concorso di altri fattori, della formazione di dialetti nell’ambito di una unità idiomatica; ma essi risultano redditizi nella ricerca diacronica in genere, per l’evidente apporto recato da fenomeni di questo tipo al fenomeno più ampio della mescolanza linguistica. Esempi di azioni di s. sono: il s. normanno in Inghilterra, quello franco in Francia e in Italia, quello gotico e longobardo in Italia.