Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più [...] istituti giuridici dell'antichità, applicati soltanto dai romani, in quanto le tribù germaniche conservarono intatto il loro diritto consuetudinario. L'isolamento in cui venne a trovarsi il d.r. classico nel Medioevo comportò una sua trasformazione ...
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dirittoromano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, [...] romano, avrebbe la sua piena ragion d'essere proprio come riaffermazione del ‛ diritto ' dell'Impero romano pensiero politico di D., II, Milano 1928, 7-37); A. Solmi, D. e il diritto, in D. e l'Italia, Roma 1921, 259-283 (poi in Il pensiero politico ...
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Dirittoromano in Cina
Sandro Schipani
Premessa
Dalla prima pagina del Milione di Marco Polo, apprendiamo che il Gran Khān aveva chiesto notizia dell’imperatore, «e che signore era, e di sua vita e [...] Cina (1978-2003), «Index. Quaderni camerti di studi romanistici», 2004, 32, pp. 267 e sgg.
Mi Jian, Diritto cinese e dirittoromano, in Diritto cinese e sistema giuridico romanistico, a cura di L. Formichella, G. Terracina, E. Toti, Torino 2005, pp ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il dirittoromano e la compilazione giustinianea
Lucio De Giovanni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il dirittoromano non ha avuto caratteri [...] fossero limitate a quelle private o a questa di Teodosio II, i posteri avrebbero recepito solo una minima parte del dirittoromano (è appena il caso di sottolineare che quasi tutte le opere originali sono andate perdute) e la storia giuridica avrebbe ...
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Il dirittoromano tra Oriente e Occidente
Salvatore Puliatti
Per cercare di comprendere le ragioni delle trasformazioni intervenute nel diritto e nelle conoscenze giuridiche nel periodo successivo all’età [...] codici, cit., p. 341.
56 Ps. Caesarius 2,109 (PG 38, c. 980,17-38).
57 Più ampiamente in proposito M. Bretone, Storia del dirittoromano, Bari 20007, pp. 359-364.
58 Anon. de reb. bell. 21,1-2.
59 Nel libro primo i titoli segnano chiaramente nel loro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La storia del dirittoromano
Aldo Schiavone
Viale del tramonto
La storia degli studi di dirittoromano nell’Italia del Novecento è la storia di un’identità perduta, e mai ritrovata – ed è perciò, nel [...] non vi ritornerò ancora (Schiavone 1990). Quel che va detto ora è che esso segnò anche il culmine nell’ascesa del dirittoromano come sapere di punta, in grado d'imprimere il proprio sigillo su tutta la cultura italiana. La veemenza della reazione di ...
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Diritto
Nel dirittoromano, l’emancipatio consiste nella rinuncia del paterfamilias alla potestas che esercita sopra un filiusfamilias, il quale diviene così sui iuris e paterfamilias a sua volta. Nel [...] di e. è stato contrapposto a quello di liberazione. Mentre il primo sarebbe il conseguimento della parità dei diritti e delle opportunità, quello della liberazione consisterebbe nel tentativo da parte delle donne di affermare un’identità propria e ...
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diritto Nel dirittoromano, «una parte limitata del mondo esterno... concepita come una entità economica a sé stante» (P. Bonfante); ed è uno degli oggetti fondamentali della triplice partizione (persone, [...] cose, azioni) del sistema del diritto privato. Dal linguaggio giuridico del dirittoromano varie classificazioni delle cose si sono trasfuse nel linguaggio giuridico moderno (➔ bene). filosofia Nell’uso terminologico della filosofia scolastica, la ...
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Storico del dirittoromano (Poggio Mirteto 1864 - Roma 1932); una tra le più eminenti e complete figure di giurista dei suoi tempi. Formatosi alla scuola di V. Scialoja, insegnò il dirittoromano nelle [...] nazionale dei Lincei (1924) e accademico d'Italia. Opere principali: Istituzioni di dirittoromano (1896; 9a ed. 1932); Storia del dirittoromano (1902; 3a ed. 1925); Dirittoromano (1900); Scritti giuridici vari (4 voll., 1910-25); Lezioni di storia ...
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Giurista (Filighera, Pavia, 1885 - Roma 1948); insegnò dirittoromano nelle univ. di Camerino, Perugia, Messina, Parma, Torino, in quella cattolica di Milano e a Roma. È stato redattore e direttore di [...] ; A. fu in Italia il più autorevole esponente di quegli orientamenti metodologici che dominarono lo studio del dirittoromano nella prima metà del secolo e che sono indicati con il termine interpolazionismo. Altre opere: Introduzione storica allo ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...