stilnovo Tendenza poetica (anche dolcestilnovo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] da lui stesso: «Issa vegg’io – diss’elli – il nodo Che ’l Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolcestilnovo ch’i’ odo». Il significato della definizione dantesca, apparentemente così chiara, è tuttora assai controverso; quel che è certo è che ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] D.) l'esistenza di un gruppo, indica una collettività d'interessi e di persone, e perciò esclude che in Pg XXIV 57 con dolcestilnovo D. volesse intendere la vicinanza e l'affinità di un solo poeta con lui, e sia pure il da lui tanto lodato Cino da ...
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dolce (dolze)
Lucia Onder
Il termine torna frequentemente: in Inferno 19 volte, in Purgatorio 44, in Paradiso 43, in Vita Nuova 16, in Rime 27, in Convivio 27, in Rime dubbie 3, in Fiore 8 e in Detto [...] 131, XXVII 3, e al superlativo, in XXVI 67.
La ‛ dolcezza ' per D. è un carattere essenziale della poesia del dolcestilnovo (Pg XXIV 57), e ne riassume gli aspetti formali, linguistici, sintattici e metrici. Costanti sono in lui, riferiti a rime di ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] affermò (Purg., XXIV, 49 e segg.) avere instaurato un nuovo modo di poesia, un "dolcestilnovo", onde l'espressione è rimasta a indicare tutto il gruppo (v. stilnovo). Se le sue infedeltà a Beatrice siano per una donna (la "donna gentile" della ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , di cui accettano la dottrina base, dell’amore-elevazione e della donna-angelo, e costituiscono la scuola dello Stilnovo (o Dolcestilnovo). La conquista della virtù per mezzo dell’amore è il vero tema principe degli stilnovisti; in sostanza l ...
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Nacque da ser Francesco dei Sighibuldi e da Diamante di Bonaventura, in Pistoia, quasi certamente nel 1270, da famiglia magnatizia. Per cinque anni fu alla scuola di grammatica di Francesco da Colle, poi [...] rist. Firenze 1864; ed. Bindi-Fanfani, Pistoia 1878; ed. Fiodo, Lanciano 1913; ed. Di Benedetto, in Rimatori del dolcestilnovo, Torinn 1925; ed. Zaccagnini, Ginevra 1925. Per le edizioni delle opere giuridiche v. l'Introduzione bibliografica, in G ...
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Nacque a Firenze verso il 1255 da nobile famiglia arricchitasi nei commerci. Suo padre, Cavalcante de' Cavalcanti, tenne di parte guelfa e fu esule a Lucca dopo la vittoria ghibellina di Montaperti (1260). [...] sognare fra sé, che lo appartava da quanto era mediocre e vile. Il C. fu il vero padre del "dolcestilnovo", che dal Guinizelli prese le mosse. Nella canzone Donna me prega egli, con sfoggio di formule scolastiche, diede fondamento filosofico ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] con una lingua letteraria sino ad oggi appena mutata nella sua essenza, con la sua letteratura classica, il suo dolcestilnovo nella poesia, nelle arti figurative, nell'ars nova della musica fiorentina: questo nell'età che ha per rappresentanti i ...
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(fr. ballade; sp. balada; ted. Ballade; ingl. ballad).
La ballata antica. - In Italia. - La ballata è un componimento poetico d'origine popolare, collegato con il canto e la danza (detto anche canzone [...] per la musicale leggiadria della figurazione ritmica, essa si prestò squisitamente ad accogliere i sospiri d'amore dei poeti del dolcestilnovo; e la ballatetta di Dante Per una ghirlandetta - Ch'io vidi, mi farà - Sospirare ogni fiore (fra le altre ...
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. Con questo nome (da canzone, il più comune appellativo del canto lirico di qualsiasi forma) si suole intendere la raccolta di poesie di uno o più poeti, ma particolarmente hanno assunto tale denominazione [...] , oggi nella Vaticana, che si può dire completi il Vaticano 3793. In questo si ha, come s'è detto, la lirica fino al dolcestilnovo, e perciò a Dante: in quello da Dante fino al Petrarca, di cui vi son trascritti alcuni sonetti; cosicché l'uno e l ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...