Poeta e saggista (Londra 1618 - ivi 1667). È cronologicamente l'ultimo dei poeti "metafisici" e il precursore di J. Dryden. Precocissimo, nel 1633 divenne famoso con i Poetical Blossoms; pubblicò poi The [...] Mistress (1647), versi d'amore, e la raccolta in folio delle sue poesie (1656), che fu più volte ristampata. Introdusse in Inghilterra l'ode "pindarica" a strofe irregolari (Pindarique Odes) e in Davideis ...
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Poeta e predicatore (Londra 1571 o 1572 - ivi 1631). È il principale dei poeti cosiddetti metafisici e, sebbene la sua coscienza appaia sempre divisa fra una tradizione medievale e il pensiero scientifico [...] e critico che andava affermandosi, nella sua poesia supera ogni frattura o divisione. Fu anche un grande predicatore e i suoi molti sermoni gli conquistarono larga fama tra i contemporanei.
Vita
Di famiglia ...
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Scrittore svedese (Sundsvall 1915 - ivi 1997). La sua narrativa è percorsa dalla continua ricerca di valori metafisici cristiani in un mondo di relatività e di assurdità. Tra i suoi romanzi: Tåbb med manifestet, [...] "Tåbb col manifesto", 1943; Jungfrun i det gröna, "La vergine sul prato", 1947; Egen spis, "Casa propria", 1948; Fromma mord, "Delitti pietosi", 1952; Kanelbiten, "Cannellina", 1953; Min död är min, "La ...
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Poeta statunitense (New York 1921 - Belmont 2017). Dalla prima raccolta di versi (The beautiful changes, 1947) la sua poesia richiamandosi a E. Dickinson e ai metafisici, si è sviluppata con estrema coerenza [...] formale (Ceremony and other poems, 1950; Things of this world, 1956; Advice to a prophet, 1961; Walking to sleep, 1969; Seed leaves, 1974; Seven poems, 1981; New and collected poems, 1988; Mayflies, 2000). ...
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Termine filosofico creato da T.H. Huxley (1869 ca.) per indicare l’incapacità del pensiero umano di superare l’ambito della realtà fenomenica e di risolvere i problemi metafisici e religiosi che non sono [...] inconoscibile. Tipico a. è la filosofia di É. Du Bois-Reymond, quale è enunciata nei Sette enigmi del mondo (1880). L’a. è più o meno implicito in tutte le concezioni positivistiche che dichiarino insolubili i problemi massimi o metafisici. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età moderna i fondamenti metafisici della nozione tradizionale di verità entrano [...] esatta e successiva. Una praecisio proporzionale, scrive Nicola Cusano, che presuppone la correlazione tra enti finiti. Se la verità metafisica non può essere né più né meno di quello che è, perché è indivisibile e assoluta, misurabile soltanto con ...
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Poeta inglese (Cottingham 1638 - Agmondesham, Bucks, 1712). Pur appartenendo cronologicamente all'età di Dryden - del quale fu amico -, la sua produzione si riallaccia al periodo precedente, dei metafisici. [...] Tra le opere più note ricordiamo: Emblemata amatoria (1683), in quattro lingue, e Lyric poems made in imitation of the italians (1687), una raccolta di poesie sue e di traduzioni di sonetti di Petrarca, ...
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Poeta brasiliano (Juiz de Fora 1901 - Lisbona 1975), uno dei massimi esponenti del "modernismo" brasiliano. Le sue raccolte poetiche, spesso calate nella dolorosa realtà contemporanea, ma talvolta ricche [...] di spunti metafisici, risentono delle principali correnti di pensiero del Novecento: Tempo e eternidade (1935); A poesia em pânico (1938); As metamorfoses (1944); Poesia liberdade (1947); Contemplação de Ouro Prêto (1954); Siciliana (1959); Tempo ...
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Salvadori, Remo. – Artista italiano (n. Cerreto Guidi 1947). Muovendosi dalle sollecitazioni dell’arte povera, ha fondato una grammatica personale che privilegia i geometrismi e le reiterazioni per accedere [...] ai piani metafisici, in una serrata dialettica degli opposti espressa in assemblage realizzati con dipinti (serie di acquerelli Lampada, 1988-89), semplici utensili (La stanza delle tazze, 1985-86; bottiglie Triade, 1987) e sculture (Nel momento, ...
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prove dell'esistenza di Dio
prove dell’esistenza di Dio
Nella storia della riflessione filosofica e teologica si danno varie prove dell’esistenza di Dio, strettamente connesse a presupposti logici-metafisici [...] Dio: (1) dal movimento (inteso come passaggio dalla potenza all’atto), che esige – nell’ambito di fisica e metafisica aristotelica – un Primo motore immobile; (2) dalle svariate cause efficienti, in quanto la «catena delle cause», secondo Aristotele ...
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metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...