Giurista e uomo politico italiano (Torino 1828 - Sarteano 1908); prof. all'univ. di Torino prima di filosofia del diritto, poi di diritto penale, fino al 1876. Entrato in magistratura, fu dal 1902 primo presidente della cassazione di Roma. Senatore dal 1881, e dal 1904 presidente del senato, presiedette l'Alta corte di giustizia nel processo a carico di N. Nasi. Socio corrispondente dei Lincei (1890). È autore di opere di diritto penale (Introduzione allo studio del diritto penale, 1867) e di questioni penitenziarie. Cattolico convinto, auspicò la necessità di un papato liberale e un accordo libero e spontaneo tra Stato e Chiesa (La questione religiosa e l'Italia, 1879).