triconsonantico In linguistica, costituito di tre consonanti. In particolare, il termine si adopera con riferimento alle lingue semitiche per indicare la struttura della radice nominale o verbale costituita di tre consonanti, l’insieme delle quali è portatore del significato lessicale generico: per es., la radice semitica «m l k» implica la nozione generica del «regnare»; di qui i singoli vocaboli, quali gli ebr. melek «re», mālak «regnò», malkūt «regno» ecc. La maggior parte del lessico delle lingue semitiche è t.; rari i vocaboli quadriconsonantici, per lo più prestiti o composti; più frequenti i biconsonantici (sono biconsonantici molti nomi del lessico fondamentale).