trifoglio Nome comune del genere di piante erbacee Trifolium caratterizzate da una foglia tipicamente composta di tre foglioline; vi appartengono oltre 300 specie delle regioni temperate e subtropicali, di cui una settantina in Italia. Si tratta di erbe annue o perenni con foglie composte di 3, di rado 5-7, foglioline, stipole saldate alla base del picciolo; hanno fiori riuniti in capolini o spighe, terminali o ascellari con corolle gialle, bianche, rosse, violacee; il frutto è un legume piccolo, spesso indeiscente. Delle specie italiane molte sono comuni in incolti, garighe, boschi e prati aridi, alcune sono coltivate estesamente perché forniscono ottimo foraggio; tra queste ultime sono particolarmente importanti il t. pratense (Trifolium pratense; v. fig.) e una specie esotica, dell’Egitto, il t. alessandrino o egiziano (Trifolium alexandrinum). Il t. pratense è il più diffuso dei t. coltivati, la sua coltura è estesa a tutti i continenti ed è particolarmente importante nell’Europa centrale e settentrionale, perché predilige i climi temperato-freddi. Il t. alessandrino, invece, è estesamente coltivato nei paesi del Mediterraneo e negli USA e rappresenta la principale foraggera della vallata del Nilo; può essere coltivato soltanto nei paesi caldi e con il sussidio di qualche irrigazione può dare 2 o 3 tagli a fine inverno e in primavera.