Famiglia fiorentina, potentissima nel sec. 12º, si scontrò con l'oligarchia consolare capeggiata dai Giandonati (1177), nel momento in cui la venuta di Federico Barbarossa in Toscana sembrava loro particolarmente favorevole. La lotta fra le due fazioni durò a lungo e le logorò entrambe, sicché vennero a patti per spartirsi le principali magistrature. Avendo concorso alla strage dei Buondelmonti (1215), gli U. alzarono bandiera ghibellina; poi (1258) tentarono di dare la città a Manfredi, ma furono cacciati a furor di popolo, riparando a Siena. Dopo Montaperti (1260), in cui ebbe parte eminente Farinata (v. Uberti, Farinata degli) tornarono a Firenze, ma ne uscirono per sempre dopo Benevento (1267). Le loro case furono distrutte, numerosi di essi giustiziati dagli Angioini. I superstiti ripararono di nuovo a Siena, poi ovunque vi fossero nemici di Firenze guelfa, a Pistoia, a Pisa, presso Enrico VII, ecc. Diedero origine a varie famiglie Uberti in città come Mantova, Venezia, Ancona, Verona.