(serbocr. Krk) Isola della Croazia (408 km2 con 17.860 ab. nel 2001), posta tra il Canale della Morlacca a E, e il Quarnaro a O. Nella parte orientale le coste sono alte e poco articolate, in quella occidentale presentano seni di notevole ampiezza. L’isola ha un rilievo, con un’altezza media di 200 m (con un massimo di 569 m), di natura carsica, cosparso di doline e di polje. L’idrografia superficiale è assai limitata. Il clima è di tipo mediterraneo. Diffuse le coltivazioni sia arboree (vite, olivo), sia seminative (frumento e anche mais nelle zone più umide) e l’allevamento ovino. Molto sviluppata l’attività peschereccia. In continua espansione l’attività turistica. Il centro principale è Veglia (5.491 ab.) in fondo alla baia omonima, cinta da mura.
In età romana vi sorgevano due città. Con la crisi dell’Impero, V. cadde sotto il dominio degli Ostrogoti e, dall’epoca di Giustiniano sino al 1000, sotto la sovranità bizantina. Passata sotto il dominio di Venezia, nel 1024 tornò a dipendere da Bisanzio. Governata dai Frangipane come vassalli di Venezia dal 1118-19 al 1358, successivamente condominio magiaro-veneto, infine passò sotto la sovranità di Venezia (1480-1797). Passata all’Austria, poi al Regno d’Italia (1806), nel 1809 fu annessa all’Istria tornando sotto il dominio austriaco. Rivendicata dall’Italia durante la Prima guerra mondiale, con il trattato di Rapallo (1920) fu attribuita alla Iugoslavia. Occupata dall’Italia durante la Seconda guerra mondiale, nel 1946 fu inclusa nella repubblica croata, di cui ha seguito poi le sorti. Veglioto Varietà settentrionale del dalmatico (➔) che si parlava nell’isola di Veglia.