Sermonti, Vittorio. – Scrittore italiano (Roma 1929 - ivi 2016). Laureato all'Università Sapienza di Roma in Filologia Moderna, allievo di N. Sapegno, docente all'Accademia nazionale d'arte drammatica e al liceo Tasso di Roma, dal 1975 al 1979 ha diretto il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino. Ha collaborato con diversi giornali come l’Unità, Il Mattino e il Corriere della Sera ed è stato redattore di Paragone. Per la radio ha scritto molti programmi dal 1958 al 1984, lavorando con i più grandi attori del periodo. Ha scritto i romanzi La bambina Europa (1954), Il tempo fra cane e lupo (1980) e Novella storica su come Pierrot Badini sparasse le sue ultime cartucce (1988), e il libro di racconti praghesi Giorni travestiti da giorni (1960). Tra gli altri scritti si ricordano il saggio-epopea Dov'è la vittoria? Cronaca delle cronache dei Mondiali di Spagna (1983), il libro di poesie Ho bevuto e ho visto il ragno. Cento pezzi facili (1999), e i saggi Il vizio di leggere (2009) e Il vizio di scrivere (2015). S. si è sempre occupato del rapporto tra la scrittura e la voce e per la RAI ha curato un fortunato ciclo di letture e commenti della Divina Commedia, raccolti e pubblicati in tre volumi (1988-93), letture negli anni eseguite anche nelle piazze, che gli sono valse la popolarità. È stato membro d’onore della “Dante Alighieri” di Parigi, membro dell’Accademia Virgiliana di Mantova e dell’Aspen Institute Italia. Nel 2016 ha ricevuto il Premio Nazionale per la traduzione a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ed ha pubblicato il romanzo autobiografico Se avessero, finalista al Premio Strega.