Pittore (Altenbögge, Vestfalia, 1905 - Herrsching am Ammersee, Baviera, 1976). Iniziò a dipingere nel 1924, attratto dall'arte di P. Moderson-Becker. Dopo aver lavorato come elettricista e minatore e aver visitato l'Olanda, scoprendo la pittura di van Gogh (1926-27), studiò al Bauhaus di Dessau (1927-30), con O. Schlemmer, P. Klee, W. Kandinskij, e contemporaneamente ebbe frequenti contatti con E. L. Kirchner a Davos. Dall'insegnamento del Bauhaus e da un periodo di lavoro nello studio di N. Gabo a Berlino (1930), nacque una serie di opere imperniate su forme strutturali in una gamma di colori brillanti ma spesso orchestrate in una scala cromatica grigio-nera. Definito pittore degenerato, chiamato alle armi nel 1939, caduto prigioniero, soltanto nel 1949 fu liberato e poté riprendere liberamente la sua attività pittorica. Al periodo della guerra e della prigionia risalgono numerosi disegni e piccoli quadri a olio che hanno come tema le "forze istintive della natura" (Triebkräfte der Erde). Con H. Hartung, E. Schumacher e altri fece parte del gruppo Zen 49 e s'impose come uno dei più significativi esponenti dell'arte informale: nelle sue opere larghi segni neri o bianchi su uno sfondo strutturato da colori contrastanti danno piena espressione alla sua visione di una realtà aperta a tutte le sollecitazioni ritmiche. Dal 1955 insegnò alla Kunsthochschule di Kassel.