WPA Sigla di Works Progress Administration, agenzia governativa statunitense istituita nel 1935 con il fine di fornire lavoro ad artisti, musicisti, scrittori e attori. Nel suo ambito fu stabilito, nel 1935, il FAP (Federal Art Project), che si occupò del decentramento dei programmi artistici e della ricerca e catalogazione della tradizione artistica degli Stati Uniti, sulla scia di precedenti esperienze, prima fra tutte quella del PWAP (Public Works of Art Project) che dal dicembre 1933 al giugno 1934 aveva fornito lavoro a circa 2500 artisti. Il FAP, non ponendo restrizioni nei soggetti e negli stili, diede l’opportunità agli artisti (S. Davis, B. Shahn, A. Gorky, J. Pollock ecc.) di svolgere liberamente le proprie ricerche. Dalla sua istituzione al suo scioglimento nell’aprile 1943, impiegò circa 5000 artisti che produssero più di 100.000 dipinti, 18.000 sculture, oltre 11.000 stampe e 2500 murali. Particolare importanza ebbe la sezione della grafica, che diede modo di sviluppare tecniche di riproduzione come la litografia e soprattutto la serigrafia. Altra impresa di rilievo del FAP fu l’Index of American design, che registrò la storia dell’arte decorativa e applicata in America (conservato nella National gallery of art di Washington).