ZAMBIA (Rhodesia Settentrionale: v. rhodesia, XXIX, p. 196; App. II, 11, p. 704; III, 11, p. 607)
Già Rhodesia Settentrionale, poi Repubblica di Z. nell'ambito del Commonwealth dal 24 ottobre 1964, in seguito allo scioglimento della Federazione delle Rhodesie e del Nyasaland, nata nel dicembre 1963.
Su 746.254 km2 di superficie vivevano, al censimento dell'agosto 1969, 4.056.995 ab. (densità: 5,4 ab./km2). Una stima del 1974 fa salire a 4.751.000 ab. la popolazione, in maggior parte cafra.
Divisa prima della nascita della repubblica in otto province, lo è tuttora con il solo mutamento del nome Barotse in Prov. Occidentale (Western), e di quello del Western di un tempo in Copperbelt (v. tabella).
Anche i nomi di alcuni capoluoghi sono stati mutati. Altri centri importanti sono Kitwe-Kalulushi (314.000 ab.); Chingola-Chililabombwe (202.000 ab.); Mufulire (136.000 ab.); Luanshya (119.000 ab.), tutte città del Copperbelt.
Condizioni economiche. - Il 90% della superficie, all'incirca per metà e metà, è a prati e pascoli permanenti e a boschi; solo poco più del 6% è a seminativi e colture legnose. Quindi, relativamente modesta è l'economia rurale.
Principali prodotti sono il mais (nel 1977: 1.050.000 ha e 9,8 milioni di q; nel 1963: 32.000 ha e 1,2 milioni di q); il sorgo (80.000 ha e 510.000 q nel 1977), il miglio (135.000 ha e 860.000 q nel 1977), l'arachide (32.000 ha e 320.000 q nel 1977), la manioca, la batata, lo zucchero e il tabacco. È coltivato anche il cotone (6000 ha, 70.000 q di semi e 10.000 q di fibra nel 1977).
L'allevamento nel 1977 consisteva in 1.860.000 bovini, e 342.000 fra caprini e ovini (nel 1963, rispettivamente 1.270.000 e 198.000 capi). La pesca, nei laghi e nei fiumi principali, ha reso oltre 50.000 t nel 1977.
Ma base dell'economia è l'attività mineraria, a cominciare dalla produzione del rame; nel 1976 circa 850.000 t di metallo (576.000 nel 1963) hanno collocato la Z. al quarto posto mondiale; poi zinco (circa 70.000 t di Zn nel 1976; 49.500 nel 1963), piombo (26.100 t di Pb nel 1976; 19.600 nel 1963), manganese (9.600 t di Mn nel 1968; 27.000 t nel 1961), cobalto (1900 t di Co nel 1976; 1708 t nel 1961); e ancora selenio, stagno, mica. Inoltre si sono ricavati 6000 kg di argento e 170 kg di oro, nel 1974. La produzione di carbone nel 1976 ha raggiunto 800.000 t. L'attività mineraria nel 1974 dava lavoro a più di 58.000 addetti. La produzione di energia elettrica nel 1976 è stata di 7 miliardi di kWh; la potenza installata era di i mil. di kW fra centrali termiche e idriche, compresa la parte dell'impianto di Kariba spettante alla Zambia.
L'industria manifatturiera, oltre che alla lavorazione dei minerali metallici, alla produzione di cemento, alla raffinazione del petrolio, alla sgranatura del cotone e alla sua tessitura, alla fabbricazione di trattori e di altre macchine per l'agricoltura, comprende numerose attività alimentari, occupando, nell'insieme, più di 42.000 persone.
Le ferrovie, nel 1956 poco più di 1000 km, nel 1975 erano arrivate a 2187, compreso il recente tronco zambiano della Lusaka-Dar es Salaam.
Oltre ai 6100 km di rotabile principali, ve ne sono più di 34.000 di strade secondarie. A Lusaka, Ndola e Livingstone sono ubicati i principali aeroporti.
Storia. - Sino alla fine del 1963 la Z. (allora Rhodesia settentrionale) faceva parte della Federazione dell'Africa centrale costituita nel 1953 e nella quale prevalevano politicamente i Bianchi della Rhodesia meridionale; contro la Federazione e per l'indipendenza del paese si batteva dal 1959 l'United National Indipendence Party (UNIP), costituito da K. Kaunda dopo la messa al bando dello ZANC (Zambia African National Congress, fondato nell'ottobre 1958 dallo stesso Kaunda). Per la pressione esercitata dall'UNIP attraverso le masse popolari, la Gran Bretagna concesse l'autogoverno; a seguito delle elezioni si costituì nel dicembre 1962 il primo governo africano di coalizione. Nuove elezioni, agl'inizi del 1964, diedero la maggioranza all'UNIP; un nuovo governo, superate alcune difficoltà interne, ottenne l'accesso del paese all'indipendenza, il 24 ottobre 1964, con il nome di Zambia.
Nel primo decennio d'indipendenza la Z. ha cercato di migliorare la situazione sociale: l'istruzione è stata ampiamente estesa (nel 1965 è stata creata l'università della Z.) e la "zambianizzazione" sia delle attività economiche sia della burocrazia e delle forze armate ha segnato progressi (ma soltanto nel 1970 al vertice dell'esercito è stato posto uno zambiano e tuttora quasi il 10% dei posti di lavoro è occupato da stranieri). Nonostante le estese partecipazioni governative nelle industrie minerarie (1969) e le successive nazionalizzazioni (1973) non sono mancate le difficoltà economiche - principalmente derivate dalla coerente volontà della Z. di rompere ogni rapporto con la Rhodesia e di ridurre l'interscambio con il Sud Africa - che hanno provocato qualche scontento; le elezioni del 1968 avevano conservato la maggioranza all'UNIP (istituzionalizzato come partito unico dal dicembre 1972, dopo che era stata impedita la costituzione di un partito di opposizione), ma la ridotta partecipazione elettorale del dicembre 1973 significa verosimilmente un attenuarsi del consenso popolare verso il regime di Kaunda (rieletto presidente, ma con il 20% di voti contrari). La Z., che ha recato valido aiuto al movimento di liberazione del Mozambico (con il quale dopo l'indipendenza mantiene buone relazioni), è tuttora in prima linea nel rifiutare la politica di discriminazione del Sud Africa e nel sostenere i nazionalisti della Rhodesia; il paese ha subìto notevoli danni per la chiusura della frontiera rhodesiana dal 1973 e per il boicottaggio economico. Molto buoni sono i rapporti di collaborazione con la Tanzania, cui la Z. è unita adesso dalla ferrovia Tan-Zam (costruita con l'aiuto finanziario e tecnico della Cina popolare), migliorati quelli con il Malawi.
L'indipendenza del Mozambico (1974) ha rafforzato la posizione politico-strategica della Z., ma il calo del prezzo internazionale del rame e le spese militari per respingere gli attacchi rhodesiani hanno provocato negli ultimi anni gravi difficoltà economiche e conseguenti tensioni politico-sociali. Nelle elezioni del 12 dicembre 1978 è stato rinnovato il mandato al presidente Kaunda (che nel 1977 aveva sostituito il primo ministro Elijah Mudenda con Mainza Chona) ma con una crescente affermazione degli oppositori.
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