(ant. Zacinto; gr. Ζάκυνϑος) Isola della Grecia (401 km2), nel Mar Ionio, a S di Cefalonia; con due isolotti posti a S, costituisce il nomo omonimo (406 km2 con 40.293 ab. nel 2008). Di natura prevalentemente calcarea, si distende da NO a SE e può essere distinta in tre parti: quella occidentale, montuosa; quella centrale, pianeggiante e ampiamente coltivata; quella orientale, collinosa. Assai frequenti i fenomeni sismici. Il clima mediterraneo favorisce la coltivazione di vite (uva di Corinto), di ulivi, di agrumi e di fichi. Il capoluogo è Z. (12.300 ab. nel 2001), sul mare, sede di industrie alimentari e porto commerciale.
Z., prima chiamata Irie, dal 455 a.C. e per tutta la guerra del Peloponneso, fu nell’orbita ateniese, poi per breve tempo sotto il predominio spartano. Nel 217 fu dei Macedoni; nel 211, e poi definitivamente nel 191, passò sotto il governo di Roma. Fu poi sotto il dominio bizantino e nel 1185 fu conquistata da Margheritone da Brindisi, passando poi agli Orsini, conti palatini di Cefalonia, dal 1194 al 1328, e ai Tocco dal 1328 al 1484, quando fu ceduta a Venezia, che la tenne fino al 1797. Assegnata per il trattato di Campoformio ai Francesi, nel 1800 entrò a far parte della Repubblica settinsulare sotto il protettorato russo, nel 1809 degli Stati Uniti delle Isole Ionie, sotto il protettorato inglese. Dopo la rivolta che abbatté Ottone di Baviera, per il trattato del 14 novembre 1863 Z. con le altre isole fu unita alla Grecia.