Zapotechi Popolazione del Messico centro-meridionale, residente da antica data nella porzione meridionale dell’attuale Stato di Oaxaca. Gli Z. erano distinti in numerose tribù, riunite in uno Stato a regime monarchico-teocratico; ebbero contatti con i Maya e con i Nahua, ma mantennero la loro indipendenza politica e culturale. Eccellevano nella ceramica, soprattutto di carattere figurativo. Incineravano i defunti, custodendone le ceneri in cellette sotto le loro piramidi; i capi venivano imbalsamati. I siti archeologici più importanti sono nelle zone di Mitla e di Monte Albán, e contengono resti di pregevoli costruzioni di pietra, con terrazze, colonnati, stele istoriate ecc.
La popolazione attuale della zona è divisa in numerosissimi sottogruppi parlanti dialetti mutualmente comprensibili. Dal punto di vista linguistico, lo zapoteco è inserito dagli studiosi nel phylum linguistico Macro-Oto-Mangue, insieme al mixteco, cui è affine. Le principali caratteristiche sono la semplicità del sistema fonetico, in cui mancano, per es., le labiodentali f e v, e il sistema di numerazione quinario-vigesimale.