Regista cinematografico cinese (n. Xi'an, Shaanxi, 1950). Operatore, direttore della fotografia dei film Yige he bage ("Uno e otto", 1983) e Da yue bing ("La grande parata", 1985), attore nel film Lao jing ("Il vecchio pozzo", 1985), ha esordito nella regia con Hong gaoliang (Sorgo rosso, 1987), che già evidenziava gli elementi caratteristici del suo stile: un notevole gusto figurativo, la rievocazione critica dei costumi tradizionali della civiltà cinese e una particolare capacità di delineare personaggi femminili. Ha diretto fra l'altro: Ju Dou (1990); Dahong denglong gaogao gua (Lanterne rosse, 1991); Qiu Ju da guan si (La storia di Qiu Ju, 1992); Huo zhe (Vivere, 1994); Yao a yao yao dao wai pou qiao (Shanghai Triad, 1995); Yi ge dou bu neng shao (Non uno di meno, 1999, Leone d'oro al festival del cinema di Venezia); Wo de fu qin mu qin (La strada verso casa, 1999, Orso d'argento a Berlino); Xingfu shiguang (La locanda della felicità, 2000). Del 2002 è il fortunato Ying xiong (Hero), cui ha fatto seguito Shi mian mai fu (La foresta dei pugnali volanti, 2004). Successivamente ha diretto Qian li zou dan qi (Mille miglia... lontano, 2005); Man cheng jin dai huang jin jia (La città proibita, 2006); l'episodio En regardant le film nel film collettaneo Chacun son cinéma ou Ce petit coup au coeur quand la lumière s'éteint et que le film commence (2007); San qiang pai an jing qi (A simple noodle story, 2009); Shan zha shu zhi lian (Under the hawthorn tree, 2010); Jin líng shí san chai (2011; I fiori della guerra, 2012); Coming home (2014); The great wall (2016); Ying (2018); Yi miao zhong (One second, 2020).