Zollverein Unione doganale, che fu lo strumento economico di cui si servì la Prussia per unificare politicamente la Germania. Sulla base della legge del 26 maggio 1818, con cui la Prussia limitava ai posti di frontiera l’esazione dei dazi, il governo di Berlino concluse nel decennio successivo una serie di accordi con gli Stati disseminati entro il suo territorio, incorporandoli nel proprio sistema doganale. Nel gennaio 1828 Baviera e Württemberg costituirono da soli la Lega doganale della Germania meridionale; ma la defezione dell’Assia-Darmstadt dal campo antiprussiano, li obbligò nel 1829 a concludere un accordo con la Prussia. Con la fusione delle due unioni doganali nel 1833, cui aderirono anche altri Stati, fu preparato il terreno al Deutscher Z., costituitosi ufficialmente per 8 anni il 1° gennaio 1834. Esso creò un mercato unitario tedesco e anche se non comprendeva tutti gli Stati tedeschi né in seguito, nel 1866, riuscì a impedire l’intervento di diversi suoi aderenti contro la Prussia, rafforzò la coscienza nazionale tedesca e assicurò alla Prussia l’egemonia economica, preparando il terreno al Reich bismarckiano. Dopo la guerra del 1866 lo Z. cessò praticamente di esistere, perché con la Confederazione della Germania del Nord erano state unificate le dogane degli Stati membri: fu tuttavia creata una più ampia unione doganale tedesca mediante accordi conclusi con la Baviera, il Württemberg, il Baden e l’Assia (1867). Unità politica ed economica tedesca vennero a coincidere nel 1871 con la creazione dell’Impero.