plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica [...] notizie sul plurale dei maschili in -io atono e dei femminili in -cia, -gia, -scia, v. la voce i, I. Un caso particolare è costituito dai sostantivi masch. che al plur. assumono la terminazione -a del neutro latino, diventando femminili (l’uovo - le ...
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tardare
v. intr. e tr. [lat. tardare, der. di tardus «lento»]. – 1. intr. (aus. avere) a. Giungere in un luogo o fare qualche cosa oltre il limite di tempo che sarebbe necessario, conveniente, desiderabile; [...] di essere lasciato solo con la sua carta e i suoi uomini (Svevo); e assol., avere fretta: Già tarda a la tua dama; e già con essa Precipitosamente al corso arrivi (Parini). 2. tr. Forma letter. o meno com. di ritardare: t. la consegna; rendere più ...
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devalorizzazione
(de-valorizzazione), s. f. Progressiva perdita o privazione di valori. ◆ La mancanza di autostima, il sentimento di irrilevanza, la mortificazione del sentirsi superflui e inefficienti [...] d’ogni velleità federale e un deciso trasferimento di poteri al Consiglio dei ministri insieme a una devalorizzazione della Commissione e del Parlamento europei dal livello già insufficiente cui queste due istituzioni erano con tanta fatica arrivate ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, [...] consentito, per diversità climatologiche e ambientali, un tenore non inferiore al 7%), composto in massima parte di acqua (70-80%), /l), di acidi organici fissi, tartarico, malico, citrico, già presenti nel mosto, e succinico e lattico che si formano ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] star m., con varî sign.: con riguardo alla salute, di malato che va migliorando (sono stato indisposto, ma ora sto già m.); riguardo al sentirsi comodo (starai m. in poltrona); alle condizioni economiche (è gente che sta m. di noi), o, più genericam ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] per vizio di forma. e. Nell’uso com., per lo più al plur., convenienza, modo esteriore di configurare i rapporti sociali: agire con alla scarpa, o che si introduce nella scarpa già confezionata per allargarla, per eliminare difetti o per conservarla ...
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vincolo affettivo
loc. s.le m. Coppia di persone conviventi, stabilmente unite da un reciproco legame di affetto. ◆ L’istituzione del nuovo registro potrà essere utilizzata non solo dalle coppie gay [...] Veneto, 4 febbraio 2007, Padova-Rovigo, p. 1) • «Già sotto il governo Andreotti, nel 1989, si era riconosciuta la validità un certificato di vincolo affettivo si può stare vicini al proprio partner o essere interpellati in caso di suo impedimento ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] singola persona in quanto dotata di vita: senza perdita di v. umane; talvolta come sinon. di anima: E già la v. di quel lume santo Rivolta s’era al Sol (Dante), l’anima di Carlo Martello. c. Il mondo umano, il complesso delle situazioni, dei rapporti ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] ., forma varie locuz. aventi valore avverbiale: a. Alla prima, già nella prima fase di un’azione, senza cioè che si debba l’atleta che combatte, assistito da uno o due secondi. Non com., al plur., avi, antenati: fieramente furo avversi A me e a miei p ...
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volgere
vòlgere v. tr. e intr. [lat. vŏlvĕre] (io vòlgo, tu vòlgi, ecc.; pass. rem. vòlsi, volgésti, ecc.; part. pass. vòlto). – 1. tr. a. Piegare, indirizzare verso un luogo o un punto determinato; [...] volgi intanto A’ miei versi l’orecchio (Parini); Colei che vera al portamento Diva In me volgeva sue luci beate (Foscolo); v. pron.: Or volge, signor mio, l’undecimo anno (Petrarca); Già ’l sesto anno volgea, ch’in oriente Passò il campo cristiano ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Alle poche notizie documentate fa da complemento una precoce e significativa valutazione critica risalente al Ghiberti che considera il C. "dottissimo" maestro. Fu attivo a Roma, dove i mosaici con scene della Vita della...
Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La pianura, che si affaccia sulla costa mediterranea,...